Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
La richiesta della Procura di Milano per la conferma della condanna all’ergastolo per Alessandro Maja
La Procura di Milano, rappresentata dalla procuratrice generale Francesca Nanni, ha presentato la richiesta di conferma della condanna all’ergastolo per Alessandro Maja, un interior designer di 60 anni. Maja è stato condannato per l’omicidio della moglie Stefania Pivetta, 56 anni, e della figlia Giulia, 16 anni, avvenuto nella loro casa a Samarate (Varese) nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022. L’accusa sostiene che Maja abbia ucciso le due donne a colpi di martello mentre dormivano e abbia tentato di uccidere anche il figlio maggiore Nicolò, 21 anni, che è riuscito a sopravvivere.
La richiesta di respingere la tesi difensiva e la richiesta di una nuova perizia psichiatrica
La Procura di Milano ha chiesto di respingere la tesi difensiva di Maja, che sostiene di essere affetto da un vizio parziale di mente. La difesa ha richiesto una nuova perizia psichiatrica da effettuare in secondo grado. Secondo la procuratrice Nanni, l’azione compiuta da Maja è stata “gravissima” e non c’è nulla di più grave che attaccare la propria famiglia e i propri figli. La perizia psichiatrica ha stabilito che Maja era pienamente consapevole delle sue azioni e che l’omicidio è stato un atto brutale e crudele. Il presunto disturbo di personalità invocato dalla difesa non è stato considerato sufficiente per diminuire la capacità di intendere e volere di Maja.
La richiesta di conferma della condanna all’ergastolo
La Procura di Milano ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Alessandro Maja. La procuratrice Nanni ha sottolineato la gravità dell’azione compiuta da Maja e ha affermato che non c’è nulla di più grave che attaccare la propria famiglia e i propri figli. La perizia psichiatrica ha stabilito che Maja era pienamente consapevole delle sue azioni e che il presunto disturbo di personalità non è stato sufficiente per scemare la sua capacità di intendere e volere. Ora spetta al tribunale decidere se confermare la condanna all’ergastolo per Maja.