Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
Un codice unico per la sanità in Italia: un progetto ambizioso
L’Istituto europeo di ricerca e formazione politica e l’Ordine dei medici di Roma, rappresentato dal presidente Antonio Magi, hanno promosso un convegno sulla legislazione concorrente Stato-Regioni, tenutosi il 12 dicembre a Roma. L’obiettivo principale dell’evento è stato quello di discutere la possibilità di realizzare il primo Testo unico della sanità in Italia, un codice di settore che raccolga tutti i testi normativi esistenti in materia. Questo codice avrebbe lo scopo di offrire ai professionisti sanitari, ai giuristi e ai cittadini un quadro organico delle fonti normative e uno strumento di analisi e comparazione.
Durante il convegno, i fondatori dell’Istituto – il presidente Giovanni Carnovale, la tesoriera Mariastella Giorlandino, Luca Di Donno e Guido Alpa – hanno avviato i lavori per valutare la migliore possibile realizzazione di questo progetto. L’obiettivo è quello di aggiornare, modernizzare e semplificare le leggi e le prescrizioni normative relative a tutti i compartimenti e le criticità del sistema sanitario.
Criticità nel nuovo Nomenclatore tariffario
Durante l’evento, le principali associazioni di categoria delle strutture sanitarie private, rappresentate dalla sigla unica Uap (Anisap, Aisi, Confapi, FederLab Italia, Unindustria, Fenaspat e FederLazio), hanno sollevato una grossa criticità riguardante il nuovo Nomenclatore tariffario varato dal ministero della Salute. Questo Nomenclatore, in vigore dal primo gennaio 2024, prevede pesanti tagli ai rimborsi per le prestazioni sanitarie sia nelle strutture private accreditate che nelle strutture pubbliche.
Secondo la nota delle associazioni di categoria, alcuni esempi di questi tagli includono rimborsi per un emocromo pari a 1,95 euro anziché 4,10, per una prima visita cardiologica con Ecg soli 33,60 euro e per una visita dermatologica con epiluminescenza 22,40 euro. Queste cifre al di sotto dei costi comporteranno la paralisi del sistema sanitario di erogazione pubblica, creando un disservizio ai cittadini e un aumento delle patologie per mancanza di diagnosi precoci.
Richiesta di un’immediata presa di posizione del Governo
La Uap ha chiesto un’immediata presa di posizione del Governo che ha varato il provvedimento. Le associazioni di categoria si interrogano sulle motivazioni di questa scelta e se dietro di essa ci siano interessi di grosse multinazionali estere o di fondi esteri che intendono entrare nel mercato sanitario italiano per acquisire le imprese italiane in difficoltà. Nonostante la sanità privata rappresenti solo l’8% della spesa sanitaria pubblica, essa risponde al 33% delle richieste della popolazione italiana.
In conclusione, il convegno sulla legislazione concorrente Stato-Regioni ha posto l’attenzione sull’importanza di realizzare un codice unico per la sanità in Italia. Questo progetto ambizioso mira a semplificare e modernizzare le leggi e le prescrizioni normative del sistema sanitario. Tuttavia, le associazioni di categoria delle strutture sanitarie private hanno sollevato preoccupazioni riguardo al nuovo Nomenclatore tariffario, che prevede tagli significativi ai rimborsi per le prestazioni sanitarie. La Uap ha chiesto al Governo di prendere posizione su questa questione, sospettando interessi esterni che potrebbero danneggiare il sistema sanitario italiano.