Secondo un’indagine condotta da Personalive in collaborazione con le principali associazioni pazienti nel campo del diabete, l’85% dei pazienti con diabete ritiene che l’impermeabilità sia una caratteristica fondamentale nei dispositivi per il monitoraggio continuo del glucosio (Cgm), mentre il 61% considera cruciali le posizioni del corpo in cui è possibile indossarli. Questi risultati sono stati presentati durante il convegno ‘Well Done – Share your experience in diabetes’ a Milano, che ha visto la partecipazione di circa 100 esperti diabetologi provenienti da tutta Italia.
Il progresso tecnologico nel campo del diabete ha reso disponibili dispositivi in grado di monitorare costantemente il livello di glucosio nel liquido interstiziale del sottocute, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Secondo Emanuele Bosi, direttore dell’Unità di Medicina Generale, Diabetologia ed Endocrinologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, è essenziale per i medici diabetologi essere ben informati sulla varietà di dispositivi disponibili per scegliere quello più adatto a ciascun paziente. I dispositivi attuali, classificabili come Cgm, forniscono in tempo reale il valore del glucosio nel sangue e predicono l’andamento della glicemia, aiutando i pazienti a gestire le variazioni pericolose che possono portare a complicanze a lungo termine.
Nonostante i benefici clinici riconosciuti dei dispositivi Cgm, un’indagine condotta da Personalive ha evidenziato che ci sono ancora limiti nell’utilizzo. Secondo Andrea Boaretto, fondatore e Ceo di Personalive, è fondamentale comprendere i bisogni non soddisfatti degli utilizzatori per apportare miglioramenti. L’indagine ha rivelato che l’impermeabilità (85%) e il numero di posizioni del corpo in cui è possibile indossare il sensore (61%) sono le caratteristiche più importanti per gli utenti. Inoltre, il 67% si sente sicuro, il 44% accudito e il 56% protetto emotivamente. È emerso che il 63% utilizza l’applicazione collegata al sistema Cgm almeno 5 volte al giorno per monitorare il glucosio, con funzionalità come il valore del glucosio, la freccia di tendenza e la condivisione dei dati con il medico tra le più utilizzate. Questi risultati sottolineano l’importanza di percorsi formativi per sfruttare appieno le potenzialità dei dispositivi Cgm e migliorare l’esperienza degli utenti.
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