Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Omaggio a Giulia Cecchettin: l’Università di Padova consegna la laurea in Ingegneria biomedica alla sua famiglia
Oggi, l’Università di Padova renderà omaggio a Giulia Cecchettin, una giovane promessa che è stata tragicamente uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, solo cinque giorni prima di conseguire la laurea in Ingegneria biomedica. La cerimonia di consegna della laurea alla famiglia di Giulia rappresenta un momento di commozione e riflessione su un femminicidio che ha scosso l’opinione pubblica.
Il 16 novembre scorso, i fiocchi rossi appesi alla cancellata della villetta di Giulia a Vigonovo (Venezia) esprimevano la speranza di suo padre, Gino, sua sorella, Elena, e suo fratello minore di vederla tornare a casa. Purtroppo, la sedia vuota che ora occupa il suo posto testimonia la realtà dell’omicidio: la giovane di 22 anni è stata accoltellata ripetutamente e abbandonata vicino al lago di Barcis. Il suo cuore ha smesso di battere la sera dell’11 novembre, ma la sua voce continua a farsi sentire attraverso coloro che l’hanno amata. Questo femminicidio è diventato un simbolo del patriarcato e il padre della vittima ha chiesto che diventi un’opportunità per una profonda riflessione su come migliorare, soprattutto nel trattamento delle donne. Una vera e propria “rivoluzione” che coinvolge non solo il linguaggio, ma anche le azioni.
L’Ateneo di Padova ha voluto rendere omaggio a Giulia istituendo un premio di laurea a lei dedicato per le studentesse di Ingegneria biomedica. Questo riconoscimento alla sua memoria è un tributo a una ragazza che, poche ore prima della sua tragica morte, aveva inviato una mail alla sua relatrice, la professoressa Silvia Todoros, docente di Meccanica dei materiali. La professoressa Todoros non ha dubbi sulle capacità di Giulia: “Aveva svolto una tesi di sicuro valore, meritevole di un voto pieno”.
Un omicidio che ha scosso l’opinione pubblica e ha portato a una riflessione sulla violenza di genere
La morte di Giulia Cecchettin ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana, portando alla luce il tema della violenza di genere. Il suo omicidio è diventato un simbolo della lotta contro il patriarcato e ha spinto molte persone a riflettere sul modo in cui la società tratta le donne.
Il padre di Giulia ha chiesto che la morte di sua figlia non sia vana, ma che diventi un’opportunità per un cambiamento reale. Ha invitato tutti a fare un esame di coscienza e a impegnarsi per migliorare la condizione delle donne nella società. Questo appello ha suscitato una forte reazione e ha portato a una discussione sul linguaggio utilizzato per descrivere la violenza di genere.
L’Università di Padova rende omaggio a Giulia con un premio di laurea a lei dedicato
L’Università di Padova ha deciso di rendere omaggio a Giulia Cecchettin istituendo un premio di laurea a lei dedicato per le studentesse di Ingegneria biomedica. Questo premio rappresenta un modo per ricordare la giovane e le sue capacità, nonché per promuovere l’importanza della parità di genere nel campo dell’ingegneria.
La professoressa Silvia Todoros, relatrice di Giulia, ha elogiato il lavoro svolto dalla giovane nella sua tesi, sottolineando la sua eccellenza accademica. Questo premio di laurea sarà un modo per onorare la memoria di Giulia e per ispirare altre studentesse a perseguire i loro obiettivi accademici nel campo dell’Ingegneria biomedica.
La consegna della laurea alla famiglia di Giulia rappresenta un momento di commozione e di riflessione sulla violenza di genere. Questo tragico evento ha messo in luce la necessità di combattere la violenza e di promuovere una società più equa e rispettosa delle donne.