Consegnato ad Ariccia il secondo alloggio Ater del progetto “Dopo di Noi” per disabili gravi

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Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2025 by Emiliano Belmonte

Il secondo alloggio del programma regionale “Dopo di Noi” è stato consegnato ad Ariccia, in provincia di Roma, nell’ambito di un piano più ampio che prevede cinque residenze dedicate a persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. L’iniziativa, realizzata da Ater con la collaborazione della Regione Lazio, intende offrire soluzioni abitative autonome per garantire dignità, inclusione e vita indipendente a chi vive situazioni di fragilità.

La consegna ad Ariccia e i rappresentanti istituzionali presenti

Martedì 15 aprile 2025, in Via Alcide De Gasperi 8, è stato consegnato il secondo alloggio previsto dal piano “Dopo di Noi”, promosso da Ater della Provincia di Roma con il supporto della Regione Lazio. Alla cerimonia erano presenti l’assessore regionale all’Inclusione sociale Massimiliano Maselli, il consigliere Laura Cartaginese, il direttore dell’Ater provinciale Remo Pisani, il sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, il primo cittadino di Albano Laziale Massimiliano Borelli, e i rappresentanti del Consorzio dei Laghi Simona Polizzano e Mario Rogato.

Il progetto, che si inserisce nel quadro della Delibera di Giunta Regionale n. 967/2022, nasce dalla collaborazione tra gli assessorati guidati da Pasquale Ciacciarelli e Massimiliano Maselli. L’obiettivo è attuare quanto previsto dalla Legge 112/2016, conosciuta come legge sul “Dopo di Noi”, che tutela le persone con disabilità grave che non hanno più sostegno da parte della famiglia.

Durante l’incontro, il sindaco Staccoli ha definito la consegna un “traguardo significativo” per la comunità di Ariccia, sottolineando l’importanza di un progetto che consente alle persone con disabilità di raggiungere una vera autonomia abitativa. Il nuovo alloggio, strutturato in modo da riprodurre il contesto di una casa familiare, punta a favorire un’integrazione piena nella società locale.

L’assessore Maselli ha parlato di un “momento emozionante”, che ha riportato il senso della politica al suo valore più concreto: rispondere ai bisogni reali delle persone, in particolare quelle più fragili. Ha poi ringraziato l’Ater e il direttore Pisani per l’impegno mostrato nel portare avanti questo progetto con decisione e rispetto per chi sarà accolto nelle nuove strutture.

L’Ater prima nel Lazio ad avviare concretamente il programma

Nel suo intervento conclusivo, l’avvocato Remo Pisani, direttore dell’Ater della provincia di Roma, ha ricordato come l’ente sia stato il primo nel Lazio ad attuare concretamente le indicazioni della Legge 112/2016, destinando cinque alloggi in altrettanti comuni: Ariccia, Civitella San Paolo, Formello, Genzano di Roma e Lariano. Quello appena consegnato rappresenta il secondo passo di un percorso che continuerà nei prossimi mesi con la distribuzione degli altri tre alloggi.

“Una casa non è solo un tetto”, ha spiegato Pisani, “ma anche libertà, autonomia, futuro.” L’iniziativa si fonda su un modello di assistenza innovativo, orientato non all’isolamento, ma all’inclusione nel tessuto urbano e relazionale. Ogni alloggio è pensato per ricreare un ambiente domestico sereno, accogliente e accessibile, dove le persone possano abitare e vivere senza essere costrette a istituzionalizzazioni.

Il programma si inserisce in un quadro più ampio di politiche regionali per la disabilità, che prevedono non solo l’abitazione, ma anche percorsi di accompagnamento educativo e supporto psicologico. Le persone destinatarie degli alloggi saranno selezionate secondo criteri precisi, in base a valutazioni mediche e sociali, garantendo un intervento mirato e rispettoso dei bisogni individuali.

L’iniziativa ha ricevuto apprezzamenti da parte delle famiglie coinvolte e delle associazioni locali. Non a caso, il progetto sta attirando l’attenzione di altre province del Lazio, che guardano con interesse alla possibilità di replicare un modello che unisce edilizia pubblica e attenzione sociale, puntando sulla qualità dell’abitare e sulla centralità della persona.

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