Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2023 by Redazione
Approvati quattro decreti fiscali, tra cui la riduzione delle aliquote Irpef
Il Consiglio dei ministri ha approvato quattro decreti fiscali che mirano a semplificare e rendere più equo il sistema fiscale italiano. Tra questi decreti, c’è anche quello che prevede la riduzione delle aliquote Irpef. In particolare, i primi due scaglioni verranno accorpati in un’unica aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, mentre per i redditi fino a 50.000 euro l’aliquota sarà del 35% e per quelli oltre i 50.000 euro sarà del 43%. Inoltre, la soglia di no tax area verrà ampliata fino a 8.500 euro. Questa riforma fiscale garantirà un beneficio massimo di 260 euro all’anno per la fascia di reddito compresa tra 30.000 e 50.000 euro. Tuttavia, per i redditi superiori ai 50.000 euro, il vantaggio fiscale verrà compensato da un taglio equivalente delle detrazioni.
Novità per la cooperative compliance e il contenzioso tributario
I decreti fiscali prevedono anche alcune modifiche alla cooperative compliance, consentendo alle grandi imprese di essere tutorate dai consulenti del lavoro. Le soglie di accesso a questo programma scenderanno gradualmente fino a raggiungere i 100 milioni di euro. Inoltre, lo Statuto del contribuente verrà ampliato per includere l’autotutela obbligatoria anche per gli errori relativi al presupposto d’imposta e per i pagamenti d’imposta regolarmente effettuati. Sarà inoltre introdotto l’obbligo di motivazione rafforzata nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate non accolga le osservazioni difensive.
Milleproroghe: proroga per lo sport e altre misure
Il decreto Milleproroghe, che proroga diverse misure in scadenza entro il 31 dicembre, includerà anche la proroga di due mesi del regime fiscale agevolato per il mondo dello sport. Questa proroga sarà valida per i nuovi contratti sottoscritti fino a febbraio, incluso il calcio di Serie A. Inoltre, il decreto potrebbe prevedere anche la proroga dello smart working nel settore pubblico e l’estensione della fine del mercato tutelato del gas, che scade il prossimo 10 gennaio, come già fatto per il mercato dell’energia. Non è escluso che vengano inserite anche norme sulle pensioni dei medici, dopo il dietrofront del governo sulla stretta inserita nella manovra.
Soluzione per il superbonus
La soluzione per il superbonus, che inizialmente era prevista nel decreto Milleproroghe, troverà spazio in un decreto ad hoc chiamato “salva-spese”. Tra le ipotesi al vaglio del governo c’è quella di limitare il superbonus solo a determinati tipi di lavori o, in alternativa, di prorogare di tre mesi il termine per completare almeno il 70% degli interventi entro quest’anno. Tuttavia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta cercando di frenare questa spesa, considerando che il superbonus ha già comportato una spesa di 96 miliardi di euro alle casse dello Stato fino a novembre e si prevede un ulteriore aumento di circa venti miliardi di euro a dicembre.