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Consulta: avvicinamento alla conclusione dopo il vertice con Giorgia Meloni

Nella giornata di ieri, 12 febbraio 2025, il vertice di governo tenutosi a Palazzo Chigi ha affrontato questioni cruciali riguardanti la **riforma della sanità**, in particolare il futuro dei **medici di base**. La riunione ha visto la partecipazione della premier **Giorgia Meloni**, dei vice **Antonio Tajani** e **Matteo Salvini**, e dei ministri **Giancarlo Giorgetti** (Economia) e **Orazio Schillaci** (Salute). Presenti anche il governatore del **Friuli Venezia Giulia**, **Massimiliano Fedriga**, in qualità di presidente della **Conferenza delle Regioni**.

Medici di base e le posizioni di Forza Italia

Al centro del dibattito si è posto il tema della possibile trasformazione dei **medici di base** in dipendenti del **Servizio Sanitario Nazionale** (**SSN**). Questa proposta ha suscitato forti polemiche, in particolare da parte di **Forza Italia**, che ha espresso un netto rifiuto. Il portavoce del partito, **Raffaele Nevi**, ha dichiarato all’Adnkronos che “siamo contrari alla modifica dello **status giuridico** del medico come **lavoratore autonomo**”. Nevi ha sottolineato che la proposta di legge presentata da **Forza Italia** due settimane fa mira a garantire una maggiore copertura dei medici sul territorio, ma attraverso modalità diverse rispetto a quelle suggerite dal **ministero della Salute**.

Durante l’incontro, **Tajani** ha ribadito le perplessità del suo partito, ma è stato costretto a cancellare tutti gli impegni della giornata a causa di un forte stato influenzale. La questione del ruolo dei **medici di famiglia** rimane aperta, e **Fedriga** ha avvertito che è fondamentale governare con consapevolezza, piuttosto che cercare solo il consenso immediato, specialmente in un ambito delicato come quello della **sanità**.

Verso un accordo sulla consulta

Parallelamente, si stanno intensificando i contatti all’interno della maggioranza per raggiungere un accordo sulla **Consulta**, in vista dell’elezione dei **giudici costituzionali** prevista per oggi, 13 febbraio 2025. Fonti di **Fratelli d’Italia** hanno espresso un cauto ottimismo riguardo all’esito delle trattative, affermando che “l’accordo è praticamente fatto”.

Ieri, si sarebbe raggiunta un’intesa di massima tra le forze politiche, con il via libera alla candidatura bipartisan di **Maria Alessandra Sandulli**, giurista e docente presso l’**Università Roma Tre**. Anche le ultime resistenze all’interno della maggioranza sembrano essere state superate, con un richiamo alla presenza in aula per la giornata di oggi. Le discussioni continueranno nelle prossime ore per garantire un pacchetto chiuso da presentare in aula.

Centri per migranti in Albania

Sebbene il tema principale della riunione fosse la **sanità**, si è discusso anche della situazione in **Albania**. I tecnici di **Palazzo Chigi** e del **Viminale** stanno lavorando a un nuovo decreto per trasformare i **centri per migranti** situati in **Albania** in **Centri di permanenza per i rimpatri** (**Cpr**), mantenendo inalterato il protocollo firmato da **Meloni** con il primo ministro albanese **Edi Rama**.

Il ministro dell’Interno, **Matteo Piantedosi**, ha confermato in aula che il governo sta cercando soluzioni per superare gli ostacoli attuali e sfruttare le potenzialità delle strutture albanesi, che fanno parte di un **sistema polivalente**.

Lo spionaggio e il caso Paragon

Infine, sullo sfondo rimane la questione legata alla società **Paragon Solutions**. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, **Luca Ciriani**, ha risposto a un’interrogazione riguardante il presunto **spionaggio** di giornalisti tramite **WhatsApp**, affermando che **Paragon** non ha rescisso il contratto con l’**intelligence italiana**. **Ciriani** ha difeso l’operato dell’azienda, sottolineando che il governo intraprenderà azioni legali contro chi ha accusato l’esecutivo di aver spiato i giornalisti.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, **Alfredo Mantovano**, ha aggiunto che sarà l’**autorità giudiziaria** a stabilire se ci siano stati abusi nell’uso del software, aprendo anche alla possibilità di aggiornare la **legge** che regola l’**intelligence italiana**, in risposta a spunti interessanti emersi dalla proposta del presidente del **Copasir**, **Lorenzo Guerini**.

Francesca Monti

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