Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Le dimissioni di Sgarbi: la replica di Giuseppe Conte
Le dimissioni di Vittorio Sgarbi hanno scosso il panorama politico italiano, ma il commento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si è fatto attendere. Durante l’assemblea regionale del M5S Emilia Romagna, Conte ha espresso la sua delusione per la gestione della situazione da parte della presidente Giorgia Meloni, affermando che avrebbe dovuto intervenire tempestivamente per evitare danni all’immagine dell’Italia. “Noi ci siamo battuti con tenacia per ottenere questo risultato. Avremmo voluto che si arrivasse prima, non dimentichiamo che siamo stati sui giornali internazionali più importanti per questa notizia che ha danneggiato l’immagine dell’Italia. La presidente Meloni doveva prendere in mano questa situazione ben prima ed evitare questa scheggia forte al prestigio dell’Italia”, ha dichiarato Conte.
Conte ha anche criticato l’atteggiamento di Meloni nei confronti dell’amichettismo di sinistra, sottolineando che spesso si tende a ignorare l’amichettismo di destra o il familismo. “È facile criticare l’amichettismo di sinistra, quando si tratta invece dell’amichettismo di destra o del familismo si gira dall’altra parte”, ha aggiunto l’ex premier.
La replica di Vittorio Sgarbi
La risposta di Vittorio Sgarbi alle dichiarazioni di Conte non si è fatta attendere. Sgarbi ha replicato duramente, affermando di non aver bisogno di utilizzare lettere anonime come fanno i compagni di diffamazione di Conte. Ha definito il presidente del Consiglio un esempio di immoralità politica e di inadeguatezza culturale. Sgarbi ha anche messo in discussione il percorso accademico di Conte, sostenendo che sia diventato capo del partito di Grillo senza merito e che abbia ottenuto la carica di professore senza titoli. Ha invitato il programma televisivo “Report” a indagare sulla carriera universitaria di Conte, sottolineando che il suo curriculum e i concorsi universitari che ha vinto sono privi di merito.
Sgarbi ha anche voluto sottolineare il suo apprezzamento per il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di “Report”, per il suo interesse nei confronti dei suoi autisti. Ha affermato che i suoi autisti sono estremamente riconoscenti per quello che hanno visto e appreso, nonostante non siano stati intervistati o ascoltati. Ha precisato che questi collaboratori non sono semplici autisti, ma assistenti provvisori.
L’invito a “Report” e la conclusione
Sgarbi ha concluso il suo intervento invitando il programma “Report” a indagare sulla carriera universitaria di Conte, mettendo in dubbio la sua idoneità e moralità. Ha ringraziato Sigfrido Ranucci per l’interesse dimostrato verso i suoi autisti e ha sottolineato che questi collaboratori sono grati per l’esperienza acquisita. Ha precisato che non si tratta solo di autisti, ma di assistenti provvisori.
Le dimissioni di Sgarbi e la replica di Conte hanno acceso il dibattito politico italiano, evidenziando le tensioni tra i vari partiti. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se ci saranno ulteriori sviluppi in merito alle accuse mosse da entrambe le parti.