Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Contratto di lavoro per i social media manager: una buona notizia per la professione
In un periodo complesso per chi lavora sui social media, con la lotta alle fake news e le nuove regole per gli influencer dopo le accuse di truffa a Chiara Ferragni, l’annuncio di un contratto nazionale di lavoro per i social media manager rappresenta una buona notizia. A darla è Riccardo Pirrone, pubblicitario, formatore e presidente dell’Ansmm, l’associazione nazionale che riunisce quasi 2mila social media manager italiani. Oggi, 25 gennaio, l’Ansmm si è riunita in Senato, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, per fare il punto sullo stato della professione a un anno dalla sua prima assemblea. Alla presenza della Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone, insieme con sindacati e professionisti della comunicazione digitale, l’Ansmm ha illustrato le novità sul contratto, il suo nuovo codice etico e un progetto che porterà i social media manager nelle scuole, per fare formazione contro l’odio digitale.
Il contratto di lavoro per i social media manager
I social media manager, insieme ai copywriter, sono stati inseriti nell’ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl dei grafici editoriali, siglato lo scorso 20 dicembre dalle associazioni datoriali e dai sindacati Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Secondo Giulia Guida, Segretaria Nazionale Slc Cgil, l’obiettivo era rendere questo rinnovo inclusivo, per intercettare il cambiamento e l’innovazione. Tuttavia, si è riscontrato che le aziende avevano difficoltà a inserire i social media manager nelle loro organizzazioni a causa della mancanza di regole sull’inquadramento. Per questo motivo, il sindacato ha collaborato con l’Ansmm per comprendere meglio il lavoro dei social media manager e creare un organismo bilaterale permanente con le associazioni datoriali che monitorerà la nascita delle nuove figure professionali e delle nuove competenze digitali. L’obiettivo è aggiornare costantemente il contratto per stare al passo con la digitalizzazione. Attualmente, è in corso la procedura di consultazione sull’ipotesi di accordo per il rinnovo, che terminerà il 9 febbraio.
Nuovi strumenti contro l’odio digitale e le shitstorm
Oltre alla prospettiva del contratto, ci sono altre novità per i social media manager. Nel nuovo codice etico deontologico dell’Ansmm, sono state inserite linee guida che riguardano il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti, il fact checking e il rifiuto totale per l’hate speech e il linguaggio offensivo. Secondo Riccardo Pirrone, presidente dell’Ansmm, i social media manager svolgono una professione sempre più centrale nella vita di cittadini, imprese e istituzioni. Sono gli unici veramente competenti sulle piattaforme digitali. Alla luce degli eventi che hanno coinvolto il mondo dei social media, come il caso del Pandoro Gate di Chiara Ferragni e la vicenda della pizzeria di Lodi, l’Ansmm rivendica la scelta di creare un’Associazione di categoria per i professionisti della comunicazione digitale. L’Ansmm aprirà sedi regionali in tutta Italia per organizzare eventi di formazione nelle scuole superiori, al fine di promuovere un uso consapevole dei social media e contrastare le shitstorm e l’odio digitale.
In conclusione, l’annuncio di un contratto nazionale di lavoro per i social media manager rappresenta una buona notizia per la professione. L’Ansmm, insieme ai sindacati e ai professionisti della comunicazione digitale, sta lavorando per rendere il rinnovo del contratto inclusivo e per aggiornarlo costantemente per stare al passo con la digitalizzazione. Inoltre, l’Ansmm ha introdotto un nuovo codice etico deontologico che promuove il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti e il rifiuto dell’odio digitale. Attraverso la formazione nelle scuole superiori, l’Ansmm mira a promuovere un uso consapevole dei social media e a contrastare le shitstorm e l’odio digitale. La professione di social media manager è sempre più centrale nella vita di cittadini, imprese e istituzioni, e l’Ansmm si impegna a rappresentare e tutelare i professionisti della comunicazione digitale.