Ultimo aggiornamento il 3 Maggio 2024 by Francesca Monti
Introduzione:
Il Parco Nazionale ‘Abruzzo, Lazio e Molise si è recentemente trovato al centro di una polemica a seguito della notizia di un cittadino che, lo scorso dicembre, avrebbe fornito cibo a due cuccioli di Amarena, l’orsa tragicamente uccisa a fucilate nella scorsa estate a San Benedetto dei Marsi . ‘evento ha sollevato questioni normative, procedurali e di opportunità, portando il Parco a chiedere alle autorità competenti di fare chiarezza sull’accaduto. In questo articolo, esploreremo il contesto dietro questa controversia, le posizioni del Parco e le implicazioni per la conservazione degli orsi marsicani.
1. La posizione del Parco Nazionale ‘Abruzzo, Lazio e Molise
Il Pnalm ha espresso la sua disapprovazione per l’azione del cittadino, sottolineando che la decisione di non procedere con il supplemental feeding è stata presa sulla base di confronti e ricerche scientifiche. Il Parco nega l’esistenza di carenze alimentari per gli orsi marsicani, affermando che “le carenze alimentari, ormai insinuate nella mente di chi teme per il destino dell’orso marsicano, al momento non esistono”. Inoltre, il Parco ritiene che affermare che “gli orsi scendono in paese perché hanno fame” sia una semplificazione eccessiva della realtà.
2. Le preoccupazioni per la salute e il comportamento degli orsi
Un’altra preoccupazione sollevata dal Parco riguarda la salute e il comportamento degli orsi. Il Pnalm mette in dubbio la quantità e la qualità del cibo fornito ai cuccioli di Amarena, suggerendo che gli orsi avrebbero superato i mesi invernali anche senza cibo supplementare. Inoltre, il Parco teme che il nutrimento degli orsi da parte dell’uomo possa contribuire alla loro abituazione all’uomo, con conseguenze potenzialmente negative per la conservazione della specie.
3. La necessità di regole chiare per la conservazione della fauna selvatica
Il Pnalm sottolinea l’importanza di seguire le regole nella conservazione della fauna selvatica. Il Parco accoglie con favore la collaborazione di privati e associazioni, ma insiste sul fatto che le regole del gioco devono essere le stesse per tutti, al fine di garantire la tutela del bene comune. In questa controversa vicenda, il Parco ritiene che abbiano perso la razionalità, la scienza e gli orsi, vittime ancora una volta di azioni umane sconsiderate, anche se apparentemente fatte per il loro bene.
‘articolo prosegue con un’analisi dettagliata del ruolo della scienza nella conservazione degli orsi marsicani, esplorando le implicazioni etiche e legali dell’alimentazione degli orsi da parte dell’uomo e discutendo le potenziali misure da adottare per prevenire eventi simili in futuro. ‘obiettivo è quello di fornire una visione equilibrata della questione, promuovendo un dibattito informato sulla conservazione della fauna selvatica e il ruolo dell’uomo in questo processo.