Corrado Augias, giornalista e conduttore televisivo di 89 anni, è recentemente tornato a “Rebus”, il programma che ha condotto insieme a Giorgio Zanchini. Durante la puntata andata in onda domenica 28 aprile, i due hanno dato vita a un curioso botta e risposta, durante il quale Augias ha apparentemente punzecchiato la Rai. Inoltre, il giornalista ha affrontato temi importanti come l’antifascismo e la Costituzione, esprimendo le sue preoccupazioni per la deriva illiberale che sta interessando il Paese.
Durante la puntata di “Rebus”, Augias e Zanchini hanno dato vita a un divertente botta e risposta, in cui il giornalista ultraottantenne ha apparentemente punzecchiato la Rai. Quando Zanchini ha chiesto ad Augias come stesse, quest’ultimo ha risposto: “Settimana intensa”, per poi aggiungere: “Ora e sempre Resistenza”. Inoltre, Augias ha incoraggiato Zanchini a imporsi di più all’interno del programma, affermando: “Fa bene a imporsi, si dovrebbe imporsi un po’ di più”.
Il botta e risposta è proseguito anche a margine del filmato introduttivo della puntata, durante il quale Augias ha lanciato l’ennesima stilettata: “Va bene, lei è il padrone di casa, fa quello che vuole. Fa quello che vuole fino ad un certo punto”. Infine, Augias è tornato sulle accuse di antisemitismo rivolte a Zanchini, affermando: “Io sono un patriota, Zanchini non si permetta di insinuare questa cosa sennò le dico anche che sono ebreo, chiaro? La autorizzo, anzi, a chiedermelo”.
Durante un’intervista a Serena Bortone nel programma “Chesarà…”, Augias ha affrontato il tema dell’antifascismo e della Costituzione, esprimendo le sue preoccupazioni per la deriva illiberale che sta interessando il Paese. Secondo Augias, chi non è antifascista ha difficoltà a definirsi tale, e la Repubblica non può definirsi semplicemente “afascista“. La Costituzione, scritta tra la fine del 1946 e l’intero 1947, è intrinsecamente antifascista e rappresenta lo scudo delle nostre libertà individuali e collettive.
Augias ha quindi rivolto un appello al Governo, affermando che chiunque assuma incarichi pubblici a quel livello deve giurare di osservare la Costituzione. Inoltre, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che Antonio Scurati non abbia potuto leggere in studio la sua commemorazione del 25 aprile, definendolo un sintomo illiberale. Secondo Augias, questa censura dimostra come qualcuno si sia spaventato di quelle parole perché è già intriso del clima che forse si sta tentando di immettere nel Paese.
Da lunedì 29 aprile, Augias tornerà in onda su Rai3 con la terza edizione del programma “La gioia della musica”, che però non avrà un seguito. Come confessato
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