Ultimo aggiornamento il 6 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La cantina Corvo, simbolo dell’enologia siciliana, festeggia un’importante tappa della sua storia: 200 anni di vendemmie. Questo traguardo viene celebrato attraverso un rinnovamento delle etichette, un sito web aggiornato e una presenza attiva sui social media. L’obiettivo è presentare il vino Corvo non solo come un prodotto di alta qualità, ma anche come portavoce di uno stile di vita legato all’isola. Un cambiamento che mantiene solidi legami con la tradizione e l’autenticità che caratterizzano questo prestigioso marchio.
Un percorso di autenticità e tradizione
Le origini di Corvo
La storia della cantina Corvo affonda le radici nel 1824, grazie alla visione del Principe Giuseppe Alliata di Villafranca. Inizialmente, la vinificazione avvenne nella dimora di Bagheria, dove il principe ha iniziato a produrre vino dalle uve coltivate nei vigneti della Valle Corvo a Casteldaccia, in provincia di Palermo. Qui, sono stati creati i primi due vini, Corvo Bianco e Corvo Rosso, i quali hanno segnato l’inizio di un’epoca importante per l’enologia siciliana. La qualità del vino e il legame con il territorio sono stati da allora i valori fondamentali che guidano la produzione della cantina.
Un’identità che si rinnova
Nel corso degli anni, Corvo è diventato sinonimo della Sicilia nel mondo del vino, ma non si è mai fermato ai soli successi passati. Il nuovo restyling delle etichette e l’aggiornamento della strategia di comunicazione vogliono riflettere un linguaggio più contemporaneo e accessibile. La cantina, puntando su un design fresco e una narrazione accattivante, cerca di attrarre un pubblico più giovane, senza però dimenticare le tradizioni e la storia che ne fanno un’eccellenza nel panorama vitivinicolo. Il vigneto di Contrada Corvo viene riportato sulla linea dei Classici, un segno tangibile del rispetto per le origini e del mantenimento di un gusto autentico che attraversa generazioni.
Visione moderna attraverso il cinema
Il progetto di Carlo Loforti
Affiancato dal lavoro del regista Carlo Loforti, la cantina ha realizzato un video che gioca con i cliché legati al mondo del vino siciliano e alla cultura dell’isola stessa. Le riprese si sono svolte nei bellissimi paesaggi dei comuni di Isnello e Castelbuono, e sono concepite per trasmettere un messaggio di riscatto e rinascita. Attraverso lo storytelling visivo, il video riesce a catturare l’essenza di una Sicilia moderna, legata alle sue tradizioni, ma aperta al cambiamento.
Il significato del video
Il video ha lo scopo di avvicinare i consumatori alla realtà di Corvo, mostrando non solo il processo di vinificazione ma anche il valore che il vino rappresenta nella socialità siciliana. “Dire Corvo è dire Sicilia,” afferma Roberto Magnisi, direttore delle Cantine Corvo. Questo approccio creativo e sfumature contemporanee mira a consolidare il posizionamento del marchio nel panorama enologico e a farne un simbolo della convivialità italiana.
Una celebrazione di valori duraturi
Corvo insieme al territorio
Corvo non è solo un vino, ma un simbolo di convivialità e di appartenenza alla cultura siciliana. I vini prodotti dalla cantina sono parte integrante della tradizione culinaria italiana, rappresentando il momento del pranzo domenicale e le occasioni di festa in famiglia. Con la loro presenza sulle tavole italiane, i vini Corvo celebrano i legami familiari e l’importanza di condividere momenti insieme.
Impegno per il futuro
La celebrazione delle 200 vendemmie è un traguardo, ma rappresenta anche un punto di partenza per la cantina Corvo. Con la ferma intenzione di continuare a rinnovarsi e a innovare, il marchio rimane un testimone dei valori di autenticità e passione che lo hanno reso familiare in tutto il mondo. Guardando avanti, Corvo si prepara a mantenere viva la tradizione vinicola siciliana, portando avanti un’eredità che affonda le radici in una storia secolare, ma con uno sguardo sempre proiettato verso il futuro.