Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2023 by Redazione
Calo dei casi Covid in Italia durante le festività natalizie
Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia è diminuita nel periodo dal 21 al 27 dicembre. Durante questa settimana, sono stati registrati 70 casi per 100.000 abitanti, rispetto ai 103 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che questo calo potrebbe essere in parte attribuito alla ridotta frequenza di diagnosi durante i giorni festivi.
Indice di trasmissibilità (Rt) in diminuzione
L’indice di trasmissibilità (Rt), basato sui casi di Covid-19 che richiedono un ricovero ospedaliero, è sceso al di sotto della soglia epidemica al 19 dicembre. Secondo il rapporto, l’Rt è pari a 0,76 (0,73-0,79), rispetto al 0,96 (0,93-0,99) della settimana precedente, al 12 dicembre.
Incidenza dei casi Covid in diminuzione in molte regioni
Il rapporto continua affermando che l’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 è diminuita nella maggior parte delle regioni e province autonome rispetto alla settimana precedente. L’Abruzzo ha registrato l’incidenza più alta, con 149 casi per 100.000 abitanti, mentre la Sicilia ha riportato l’incidenza più bassa, con solo 3 casi per 100.000 abitanti.
Il rapporto evidenzia anche che la fascia d’età con il tasso di incidenza settimanale più alto è quella degli over 90 anni. Tuttavia, l’incidenza settimanale è rimasta sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana al momento della diagnosi è di 59 anni, senza variazioni significative rispetto alle settimane precedenti. Inoltre, la percentuale di reinfezioni è rimasta stabile intorno al 45% rispetto alla settimana precedente.
Miglioramento della situazione nei ricoveri ospedalieri
Ci sono anche segnali positivi riguardo ai ricoveri ospedalieri. Al 27 dicembre, l’occupazione dei posti letto in area medica è scesa all’11% (6.834 ricoverati), rispetto all’11,8% della settimana precedente al 20 dicembre. L’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è rimasta stabile al 3,2% (281 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (3,1%). I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, con i valori più alti registrati nella fascia d’età degli over 90 anni. Anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.
Aumento della variante JN.1 di Sars-CoV-2
In Italia, sta aumentando la diffusione della variante JN.1 di Sars-CoV-2, che è una “figlia” della variante BA.2.86 o Pirola e recentemente è stata dichiarata una variante di interesse indipendente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo il monitoraggio, la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante JN.1 è in crescita, diventando la variante più comune nell’ultima settimana di campionamento consolidata (37,1% nella settimana dal 4 al 10 dicembre). Tuttavia, gli esperti sottolineano che, secondo i dati attualmente disponibili, la variante JN.1 non sembra rappresentare rischi aggiuntivi per la salute pubblica rispetto ad altri ceppi circolanti.