Ultimo aggiornamento il 26 Aprile 2024 by Francesca Monti
Ex deputato e candidato alle elezioni europee per il Partito Democratico, Emanuele Fiano, ha espresso sui social network la sua profonda preoccupazione riguardo alla sempre più difficile possibilità di portare la Stella di Davide nei cortei del 25 Aprile. Questa giornata, tradizionalmente dedicata alla celebrazione della libertà e della liberazione dalla violenza fascista e dall’antisemitismo, sta diventando un terreno ostile per coloro che cercano di onorare i 5000 ebrei che hanno partecipato alla lotta di resistenza nella brigata ebraica.
1. ‘esperienza di Emanuele Fiano: insulti, spintoni e aggressioni
Fiano ha raccontato di aver subito insulti, spintoni e aggressioni durante i cortei del 25 Aprile, semplicemente per aver portato la Stella di Davide. Questa esperienza personale è sintomatica di un clima sempre più ostile verso la comunità ebraica e i simboli che la rappresentano. ‘ex deputato ha sottolineato come sia diventato quasi impossibile partecipare alle manifestazioni che onorano la libertà e la liberazione dalla violenza fascista e dall’antisemitismo senza subire atti di intolleranza e aggressione.
2. La Stella di Davide: un simbolo di resistenza ebraica
La Stella di Davide, nota anche come Magen David, è un simbolo ebraico antichissimo, che rappresenta l’identità e l’unità del popolo ebraico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la stella venne utilizzata dai nazisti per identificare gli ebrei e segregarli nei ghetti e nei campi di concentramento. Tuttavia, la stella è anche un simbolo di resistenza: i 5000 ebrei che hanno partecipato alla lotta di resistenza nella brigata ebraica l’hanno indossata con orgoglio, combattendo contro l’oppressione fascista e nazista.
3. La persistenza delle commemorazioni fasciste: il caso del Campo 10 del Cimitero maggiore di Milano
Nonostante i cortei del 25 Aprile siano dedicati alla celebrazione della libertà e della liberazione dalla violenza fascista e dall’antisemitismo, Fiano ha denunciato la persistenza di commemorazioni fasciste. In particolare, ha citato il caso del Campo 10 del Cimitero maggiore di Milano, dove ieri si sono svolte commemorazioni in onore dei caduti della Repubblica Sociale Italiana, tra cui assassini e torturatori. Questa persistenza di commemorazioni fasciste è un segnale preoccupante della persistenza di ideologie violente e intolleranti nella società italiana.
Fiano ha concluso il suo post sui social network ricordando queste commemorazioni fasciste e denunciando la persistenza di ideologie violente e intolleranti nella società italiana. La sua denuncia è un invito a riflettere sull’importanza di preservare la memoria della lotta di resistenza e di contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione.