Crescita del mercato illegale nel dark web: esperti avvertono su rischi e misure preventive da adottare

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Crescita del mercato illegale nel dark web: esperti avvertono su rischi e misure preventive da adottare - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 by Redazione

Il recentissimo report di Tinexta Cyber, in esclusiva per Adnkronos, rivela un aumento esponenziale delle attività illegali nel dark web. Questa situazione solleva preoccupazioni non solo tra gli esperti di cybersicurezza, ma anche tra i cittadini, che devono diventare più consapevoli dei rischi legati ai furti di identità e alle violazioni di dati personali. Le parole degli specialisti fanno eco a una verità inquietante: il mercato del crimine online non è un fenomeno nato con la pandemia, ma ha radici più profonde, sviluppatesi nel corso degli ultimi quindici anni.

L’evoluzione del mercato criminale nel dark web

Il contesto storico e il ruolo delle organizzazioni criminali

Ranieri Razzante, noto esperto di cybersicurezza e criminalità organizzata, spiega che l’emergere del mercato del crimine online non può essere attribuito esclusivamente al periodo pandemico. Al contrario, questo trend si è intensificato negli ultimi quindici anni, spinto principalmente dalla necessità di ridurre i costi operativi delle organizzazioni mafiose e terroristiche. Le opportunità offerte dal dark web hanno reso possibile una presenza virtuale più capillare, diminuendo i rischi legati al narcotraffico tradizionale e rendendo il crimine più accessibile e meno rilevabile.

Razzante mette in evidenza che il territorio del web è diventato una nuova frontiera per le attività economiche sia legittime che illecite. Le mafie e i gruppi di criminalità organizzata utilizzano questo spazio per espandere la loro influenza, approfittando della facilità nel traffico di denaro e beni. “Il dark web consente di vendere droga con la facilità di un clic, evitando i rischi associati allo spaccio tradizionale,” afferma. Questa trasformazione non è solo preoccupante per la sicurezza, ma segna anche un cambiamento nei modelli economici della criminalità.

Misure di prevenzione e responsabilità degli stati

Razzante propone strategie di intervento

Per fermare l’espansione del crimine online, Razzante suggerisce una serie di misure che possono essere adottate da governi e forze dell’ordine. Il primo passo è stabilire regole chiare per le operazioni di intelligence. La necessità di un intervento tempestivo e mirato nel dark web è cruciale, e le operazioni sotto copertura possono garantire un’efficace protezione per le forze dell’ordine. “Non possiamo considerarci impotenti di fronte alla minaccia dei cyber terroristi. È essenziale che agiamo con decisione e che il diritto a intervenire venga chiarito,” sottolinea Razzante.

Inoltre, egli avanza l’importanza di un utilizzo responsabile del web da parte di tutti gli utenti. “Le leggi devono essere in grado di sanzionare gli Stati che permettono la proliferazione delle piattaforme illegali. È fondamentale fermare questo fenomeno a livello globale,” sostiene l’esperto. Senza una cooperazione internazionale, sarà impossibile affrontare efficacemente il problema crescente dei reati informatici.

La responsabilità individuale nella sicurezza online

Misure pratiche per la protezione degli utenti

Il presidente della Cyber Security Italy Foundation, Marco Gabriele Proietti, conviene sul fatto che la crescita delle attività delittuose nel dark web non può essere arginata solo da politiche governative: il singolo cittadino deve essere consapevole dei rischi e adottare misure preventive. Tra le raccomandazioni ci sono l’uso di password robuste e uniche per ciascun account, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori e la vigilanza costante sui propri conti bancari e carte di credito.

Proietti mette l’accento sull’importanza delle operazioni sotto copertura condotte dalle forze dell’ordine, che possono infiltrarsi in reti criminali per smantellare mercati illeciti. Tuttavia, non basta: è necessario promuovere una cultura della sicurezza informatica attraverso campagne educative. “Il pubblico deve essere consapevole dei pericoli associati al dark web e sulle modalità per navigare in sicurezza,” chiarisce. L’ignoranza dei rischi può portare a cattiva gestione delle informazioni personali e a seri danni finanziari e psicologici.

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