Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La crisi della produzione di miele colpisce in modo significativo Roma e il Lazio, sindacando l’azione della Giunta Rocca. Questa situazione, amplificata dalle condizioni meteorologiche avverse e dalle sfide del mercato, richiede un’immediata attenzione. L’interrogazione della consigliera regionale Eleonora Mattia mette in luce le gravi difficoltà degli apicoltori locali, sollecitando misure concrete per affrontare una problematica che va ben oltre l’ambito produttivo, interessando anche il settore economico ed ecologico.
L’impatto della crisi apistica nel Lazio
L’estrema riduzione della produzione
Quest’anno, gli apicoltori nel Lazio, e in particolare nelle aree di Fiumicino e Maccarese, si trovano di fronte a una situazione allarmante: la produzione di miele è praticamente azzerata. Secondo le stime, molte attività locali non riusciranno a ottenere nemmeno un raccolto, quando normalmente ne si producono tra tre e quattro a stagione. Questa crisi è il risultato di vari fattori, tra cui l’instabilità meteorologica dovuta al cambiamento climatico.
Cause della crisi
Le condizioni climatiche, caratterizzate da eventi estremi come la siccità e le temperature anomale, hanno compromesso la salute delle api, riducendo la loro capacità di produrre miele. L’Associazione Coldiretti ha rilevato che la produzione di miele nel Lazio ha subito una riduzione del 40% a causa di questi eventi climatici avversi.
In aggiunta, la concorrenza del miele importato, spesso di qualità inferiore, ha reso ancora più difficile il mercato per gli apicoltori locali. Questi ultimi, pur di mantenere in vita le proprie colonie, sono costretti a intervenire somministrando fino a 10 kg di zucchero per alveare, un costoso e insostenibile rimedio che sottolinea la precarietà della situazione.
Il valore ecologico e economico dell’apicoltura
L’importanza delle api per l’agricoltura
Le api hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema agricolo, essendo responsabili dell’80% delle impollinazioni. La loro mancata protezione non solo minaccia la produzione di miele, ma anche la sicurezza alimentare, poiché la sopravvivenza di molte coltivazioni dipende dalla loro attività. Eleonora Mattia ha sottolineato come il valore ecologico dell’apicoltura non possa essere sottovalutato, poiché le api contribuiscono a preservare la biodiversità e l’equilibrio naturale.
Ripercussioni economiche sugli apicoltori
La crisi apistica ha anche un impatto economico diretto sugli apicoltori, che vedono diminuire i loro guadagni. Non solo sono costretti a investire risorse considerevoli nella cura delle api, ma il calo della produzione ha effetti a catena sui livelli di occupazione e sull’industria agricola nel suo complesso.
La mancanza di interventi correttivi da parte delle istituzioni locali potrebbe portare a un ulteriore deterioramento della situazione, rendendo imprescindibile l’adozione di strategie di supporto per gli apicoltori.
La richiesta di azioni da parte della giunta
Audizioni con le associazioni di apicoltori
Eleonora Mattia ha chiesto a gran voce che la Giunta Rocca avvii un ciclo di audizioni con le associazioni di apicoltori di Roma e del Lazio. Tale processo è cruciale per comprendere meglio le necessità del settore e trovare soluzioni che possano realmente aiutare gli apicoltori a superare questa fase critica.
Proposte per il sostegno
Nell’interrogazione, si richiede di esplorare misure “salva-api”, che potrebbero includere incentivi per la produzione sostenibile, formazione per gli apicoltori e promozione del miele locale. È essenziale che siano messe in atto strategie volte a garantire non solo la sopravvivenza delle aziende apistiche, ma anche la valorizzazione di un prodotto che è simbolo di qualità e tradizione. La comunità attende ora risposte concrete per affrontare questa emergenza apistica.