Crisi negli istituti penitenziari Campani: aggressioni agli operatori e scarse risorse, il grido d’allarme dei sindacati

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Crisi negli istituti penitenziari Campani: aggressioni agli operatori e scarse risorse, il grido d'allarme dei sindacati - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 7 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Introduzione:

La situazione negli istituti penitenziari Campani si fa sempre più critica: aggressioni agli operatori, scarse risorse e un diffuso senso di abbandono sono i fenomeni che, ormai all’unisono, giungono dalle carceri della regione. ‘ultimo episodio di violenza si è verificato ieri pomeriggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, dove due giovani agenti del Reparto Danubio sono stati brutalmente aggrediti da alcuni detenuti. sindacati Sinappe, Uil Pp Pa, Uspp e Cisl Fns hanno reso noto il grave episodio e hanno espresso la propria vicinanza e solidarietà non solo agli agenti feriti, ma a tutti coloro che continuano a fare sicurezza in un contesto in cui la sicurezza dovrebbe essere un diritto assoluto per chi opera nell’adempimento del proprio mandato istituzionale.

Aggressioni agli operatori penitenziari: il caso di Santa Maria Capua Vetere

‘aggressione ai due giovani agenti del Reparto Danubio del carcere di Santa Maria Capua Vetere è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che si stanno verificando negli istituti penitenziari Campani. due agenti sono stati aggrediti da alcuni detenuti perché hanno impedito loro di portare a termine un tentativo di regolamento di conti interno. Per gli agenti si è reso necessario l’intervento dei sanitari per le cure del caso.

Questo grave episodio si inserisce in un contesto già difficile, caratterizzato da scarse risorse e da un diffuso senso di abbandono da parte dello Stato. sindacati Sinappe, Uil Pp Pa, Uspp e Cisl Fns hanno denunciato da tempo la situazione critica in cui versano gli istituti penitenziari Campani, chiedendo maggiori investimenti e un maggiore impegno da parte delle istituzioni.

Scarse risorse e senso di abbandono: i problemi degli istituti penitenziari Campani

Le aggressioni agli operatori penitenziari sono solo la punta dell’iceberg di una situazione critica che riguarda l’intero sistema penitenziario Campano. Da tempo i sindacati denunciano la mancanza di risorse e di personale, che rendono difficile garantire la sicurezza all’interno delle carceri. A ciò si aggiunge un diffuso senso di abbandono da parte dello Stato, che non sembra prestare sufficiente attenzione alle problematiche del sistema penitenziario.

sindacati Sinappe, Uil Pp Pa, Uspp e Cisl Fns hanno più volte chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni, affinché vengano stanziate le risorse necessarie per garantire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari. Tuttavia, ad oggi, queste richieste sembrano essere rimaste inascoltate.

Proteste e mobilitazioni: la risposta dei sindacati alla crisi del sistema penitenziario Campano

Dopo l’aggressione ai due giovani agenti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, i sindacati Sinappe, Uil Pp Pa, Uspp e Cisl Fns hanno annunciato proteste e mobilitazioni per i prossimi giorni. In particolare, i sindacati si recheranno dinanzi alla sede del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per chiedere un intervento urgente e risolutivo alla crisi del sistema penitenziario Campano.

sindacati chiedono maggiori investimenti, un maggiore impegno da parte delle istituzioni e un piano di assunzioni straordinario per far fronte alla carenza di personale. Inoltre, i sindacati chiedono che venga garantita la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e che vengano migliorate le condizioni di lavoro degli.

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