Critici sui criteri antimafia: la contestazione di un candidato di Forza Italia

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Critici sui criteri antimafia: la contestazione di un candidato di Forza Italia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Un candidato di Forza Italia alle elezioni europee nella circoscrizione Sud, Angelo Antonio ‘Agostino, solleva dubbi sui criteri della Commissione parlamentare antimafia. Questi criteri, secondo ‘Agostino, non solo ledono i diritti costituzionali, ma non riflettono adeguatamente la realtà. La sua inclusione nella lista dei cosiddetti “impresentabili”, resa nota dalla presidente della commissione, Chiara Colosimo, è al centro della controversia.

Angelo Antonio ‘Agostino, sindaco di Montefalcione, una città nella provincia di Avellino, e presidente dell’Avellino Calcio, contesta la sua inclusione nella lista degli “impresentabili”. Questa lista, resa pubblica dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, ha suscitato un’ondata di critiche da parte di ‘Agostino.

Nel 2016, ‘Agostino è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Tuttavia, come spiegato dal suo difensore, Teodoro Reppucci, questa accusa è decaduta. Tuttavia, permane quella di falso, nonostante ‘Agostino avrebbe potuto far valere la prescrizione, intervenuta ormai tre anni fa. Ma il candidato di Forza Italia ha scelto di rimanere nel processo, chiedendo con forza l’assoluzione con formula piena, poiché convinto della sua innocenza.

‘Agostino critica i criteri della Commissione parlamentare antimafia, sostenendo che non solo ledono i diritti costituzionali, ma non riflettono adeguatamente la realtà. La sua inclusione nella lista degli “impresentabili” è vista come una lesione dei suoi diritti, nonostante le accuse contro di lui siano decadute o prescritte.

La controversia solleva questioni più ampie sui criteri utilizzati dalla Commissione parlamentare antimafia per determinare chi è “impresentabile”. Critici come ‘Agostino sostengono che questi criteri siano troppo severi e non tengano conto delle circostanze individuali. Inoltre, sostengono che questi criteri possano ledere i diritti costituzionali dei candidati, come il diritto alla presunzione di innocenza fino a prova contraria.

La controversia sollevata da Angelo Antonio ‘Agostino evidenzia la necessità di un equilibrio tra la lotta alla criminalità organizzata e il rispetto dei diritti costituzionali. La Commissione parlamentare antimafia ha un ruolo cruciale nel prevenire l’infiltrazione della mafia nella politica. Tuttavia, i criteri utilizzati per determinare chi è “impresentabile” devono essere equi e riflettere accuratamente la realtà.

La contestazione di ‘Agostino suggerisce che i criteri attuali potrebbero non essere sufficientemente equilibrati. Da un lato, è importante prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata nella politica. ‘altro canto, è essenziale rispettare i diritti costituzionali dei candidati, incluso il diritto alla presunzione di innocenza fino a prova contraria.

In questo contesto, la controversia sollevata da ‘Agostino potrebbe essere un’opportunità per rivedere e migliorare i criteri utilizzati dalla Commissione parlamentare antimafia. Questo potrebbe aiutare a garantire che la lotta alla criminalità organizzata non leda i diritti costituzionali dei candidati, mantenendo al tempo stesso l’integrità del processo politico.

La lotta alla criminalità organizzata è una sfida complessa che richiede un approccio equilibrato. La controversia sollevata da Angelo Antonio ‘Agostino evidenzia la necessità di trovare questo equilibrio, rispettando sia la giustizia che i diritti costituzionali. Solo così si può garantire l’integrità del processo politico e la protezione dei diritti dei candidati.

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