Crollo della cupola del santuario di Santa Rosa a Viterbo: danni all’affresco di San Francesco - Occhioche.it
Il recente crollo nella cupola del santuario di Santa Rosa a Viterbo ha scosso la comunità locale, portando con sé notevoli preoccupazioni per la sicurezza del sito e per il suo patrimonio artistico. L’incidente ha danneggiato una parte significativa dell’affresco raffigurante San Francesco, in un luogo di grande importanza spirituale e culturale per la città. Le autorità locali sono intervenute prontamente per valutare la situazione e garantire la sicurezza della struttura.
Nel pomeriggio di ieri, si è verificato un crollo parziale nella cupola del santuario di Santa Rosa, un evento che ha sorpreso e allarmato i residenti e i visitatori di Viterbo. La caduta ha interessato l’area superiore dell’affresco di San Francesco, situato adiacente alla navata centrale, non lontano dall’ingresso principale del santuario. Questo affresco è storicamente di grande valore, rappresentando uno dei momenti artistici più significativi del luogo.
Immediatamente dopo l’incidente, i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire. I tecnici della soprintendenza, insieme agli agenti della polizia locale, hanno presidiato l’area per verificare la stabilità della struttura e la sicurezza del luogo. Particolarmente preoccupante è il rischio potenziale di ulteriori cedimenti, che potrebbe compromettere l’integrità del santuario e la sicurezza degli eventuali visitatori. L’area della navata centrale è stata dunque interdetta al pubblico per prevenire eventuali incidenti e garantire un intervento diretto per la valutazione dei danni.
A seguito del crollo, il vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, ha dovuto prendere una decisione difficile. La messa prevista per il 23 agosto, che avrebbe celebrato il ritorno delle Clarisse nel monastero di Santa Rosa dopo otto anni di assenza, è stata rimandata a data da destinarsi. Questa celebrazione, prevista da tempo, rappresentava un momento di grande significato per la comunità religiosa e per tutti i fedeli.
La cancellazione della messa ha colpito profondamente i membri della comunità e le monache stesse, che attendevano con entusiasmo questo ritorno. Le motivazioni dietro questa decisione sono chiare: la sicurezza dei partecipanti e il rispetto per i luoghi sacri devono rimanere una priorità. L’incidente ha generato una serie di riflessioni sulla protezione del patrimonio culturale e religioso, invitando tutti a considerare il valore inestimabile delle opere presenti nel santuario e l’importanza di mantenerle integre e sicure.
In seguito al crollo, sarà fondamentale avviare un progetto di recupero e restauro per il santuario di Santa Rosa. I tecnici della soprintendenza sono già al lavoro per valutare l’entità dei danni e le operazioni necessarie per garantire la sicurezza della struttura, consentendo nel tempo un ritorno alla normalità per la comunità. La conservazione di affreschi storici e di elementi architettonici è un compito complesso, ma essenziale per preservare la memoria collettiva e il patrimonio artistico del luogo.
La comunità di Viterbo è chiamata a partecipare attivamente al processo di recupero, supportando iniziative e progetti che possano contribuire a salvaguardare il santuario e a rinvigorire il tessuto sociale attorno a esso. Eventi di sensibilizzazione e raccolte fondi potrebbero essere organizzati per coinvolgere i cittadini in un’opera di tutela del patrimonio storico e culturale, dimostrando il legame profondo che unisce la città alle proprie radici e tradizioni.
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