Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2024 by Redazione
Ricerca dell’ultimo disperso nel cantiere di via Mariti a Firenze
Dopo la quarta notte di intensi sforzi, i vigili del fuoco del nucleo Usar continuano le operazioni nel cantiere di via Mariti a Firenze, dove venerdì scorso si è verificato un tragico crollo. L’obiettivo principale rimane la ricerca dell’ultimo disperso, identificato come Bouzekri Rachimi, un operaio marocchino di 56 anni residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Le squadre di soccorso si dedicano anche alla messa in sicurezza dell’area, lavorando per rimuovere travi e parti pericolanti.
Sciopero nazionale del 21 febbraio: manifestazione a Firenze
In risposta alla tragedia accaduta nel cantiere di via Mariti, Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero nazionale per mercoledì 21 febbraio. I segretari generali Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà a Firenze a partire dalle 16.30, nella zona del cantiere coinvolto nell’incidente. L’iniziativa è supportata da varie categorie professionali, tra cui edili e metalmeccanici.
Lo sciopero coinvolgerà gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, che interromperanno le ultime due ore di ciascun turno.
Altre categorie hanno pianificato iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro in tutta Italia.
Cgil e Uil esortano il Governo e le imprese a prendersi le proprie responsabilità, sottolineando la necessità di affrontare questioni cruciali come il massimo ribasso, la precarietà del lavoro e la mancanza di controlli per evitare futuri incidenti sul lavoro.
Appello per la sicurezza sul lavoro
In un momento di profonda tristezza e rabbia per l’incidente a Firenze, Cgil e Uil richiamano l’attenzione sulle cause strutturali che possono portare a tali tragedie. “Basta parlare di cordoglio – affermano – è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro”.* Questo appello sottolinea l’importanza di affrontare le questioni legate alla sicurezza sul lavoro in modo proattivo e responsabile, per evitare che tragedie simili si ripetano in futuro.