Crosetto: nessuna richiesta di partecipare agli attacchi da parte degli alleati - avvisatore.it
La crisi nel Mar Rosso, scaturita dai recenti attacchi missilistici degli Stati Uniti e dell’Inghilterra in Yemen contro i ribelli Houthi, ha riflessi politici e militari per l’Italia. Il coinvolgimento italiano nella regione dipenderà dalle decisioni prese a livello europeo, in particolare dal Consiglio che dovrà decidere il futuro della missione Atalanta, di cui l’Italia assumerà la guida a partire da febbraio.
Martedì si terrà a Bruxelles un vertice dei rappresentanti diplomatici dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, che potrebbe discutere proprio dell’allargamento della missione Atalanta. Inizialmente creata per contrastare la pirateria nell’area del Corno d’Africa, la missione ha assunto un ruolo diverso a causa dell’aggravarsi della crisi mediorientale e della situazione in Yemen. Il Consiglio potrebbe dare il via libera alla nuova struttura di Atalanta il 22 gennaio, proprio alla vigilia del passaggio del comando all’Italia.
L’Italia attualmente pattuglia l’area con due fregate, la ‘Federico Martinengo’ e la ‘Virginio Fasan’, ma quest’ultima dovrebbe fare ritorno in Italia tra qualche settimana. Non è escluso che Bruxelles decida di allargare la missione con l’impiego di altri mezzi e uomini provenienti da vari Paesi europei. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha dichiarato che l’Italia potrebbe chiedere di allargare il perimetro di azione della missione, che attualmente si concentra principalmente sulla lotta alla pirateria, ma potrebbe estendersi anche alla difesa di altro tipo.
Il vicepremier Giuseppe Fava ha sottolineato la disponibilità dell’Italia a sostenere una nuova missione europea per garantire la tutela dei traffici nel Mar Rosso. Il capo della Difesa, Ignazio La Russa, ha assicurato che l’Italia parteciperà sicuramente alla missione a tutela delle navi mercantili, considerando che il 15% delle navi e del commercio marittimo mondiale passa attraverso quella zona. Tuttavia, la missione Atalanta è stata bloccata dalla Spagna, che si è rifiutata di riconfigurarla. Pertanto, potrebbe essere necessaria una nuova missione, e il ministro dei Trasporti, Antonio Tajani, sta già cercando di avviare le trattative per il suo avvio.
Il Partito Democratico ha sollecitato un intervento del governo in Aula per discutere della situazione nel Mar Rosso. Gli esponenti del PD, Alessandro Alfieri e Stefano Graziano, hanno dichiarato che quanto sta accadendo in quella regione preoccupa il Paese e chiedono che il governo fornisca rapidamente informazioni alle commissioni competenti. Anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato chiedono un’informativa urgente. Il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli, ha scritto su Facebook: “Il governo venga in Parlamento per spiegare ai cittadini il quadro della situazione e il coinvolgimento del nostro Paese”.
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