Cruel individuo incendia cane legato a un palo, denunciato a Palermo - avvisatore.it
Un terribile episodio di crudeltà animale si è verificato ieri sera a Palermo, in via delle Croci, vicino alla chiesa di Santa Maria del Monserrato. Un uomo ha bruciato vivo un cane, dopo averlo legato a un palo delle indicazioni stradali. La polizia è intervenuta dopo che passanti e residenti hanno chiamato per segnalare l’orribile scena.
L’autore dell’atto di violenza è un individuo che, secondo quanto riportato, occupa abusivamente lo spazio che un tempo ospitava Villa Deliella, un edificio in stile liberty demolito nel 1959 durante il cosiddetto sacco di Palermo. L’area, che in seguito era stata destinata a un parcheggio e un lavaggio auto, è ormai in stato di abbandono da anni, nonostante l’esistenza di un progetto per la sua riqualificazione come museo del liberty.
La polizia è intervenuta sul posto e ha arrestato l’uomo, dopo che una folla inferocita si era radunata in strada. Nel frattempo, il cane, un Pitbull identificato tramite microchip, è stato portato in una clinica veterinaria per ricevere le cure necessarie. Purtroppo, l’animale versa in gravi condizioni a causa delle ustioni riportate.
Gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) hanno commentato l’accaduto, definendolo un “crimine barbaro” che richiede una severa punizione. In una nota, l’associazione auspica che il governo prenda atto dell’escalation di crimini contro gli animali e modifichi il codice penale per introdurre pene proporzionate a tali atrocità.
L’area in cui si è verificato l’episodio di violenza è oggetto di una lunga storia di abbandono e mancata riqualificazione. Un tempo destinata a un parcheggio e un lavaggio auto, l’area è stata lasciata in stato di degrado nonostante l’esistenza di un progetto per la costruzione di un museo del liberty.
Villa Deliella, un edificio in stile liberty che sorgeva in quel luogo, fu demolita nel 1959 durante il cosiddetto sacco di Palermo. Da allora, l’area è stata oggetto di diverse proposte di riqualificazione, ma nessuna di esse è stata portata a termine.
Gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) hanno condannato fermamente l’atto di violenza perpetrato contro il cane. In una nota, l’associazione ha dichiarato: “Si tratta di un crimine barbaro che va punito severamente. Auspichiamo che il governo prenda nota dell’escalation di crimini contro gli animali e che adegui il codice penale con pene severe e veramente proporzionate all’efferatezza di questi orrori“.
L’episodio di Palermo evidenzia ancora una volta la necessità di una legislazione più rigorosa per proteggere gli animali e punire coloro che commettono atti di violenza contro di loro. Gli animalisti sperano che questo caso porti a un maggiore impegno da parte delle autorità per garantire la sicurezza e il benessere degli animali.
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