Cure non ottimali per pazienti con malattie croniche intestinali: uno studio sulla salute

Cure Non Ottimali Per Pazienti Cure Non Ottimali Per Pazienti
Cure non ottimali per pazienti con malattie croniche intestinali: uno studio sulla salute - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Malattia di Crohn e colite ulcerosa: la situazione attuale delle Mici in Italia

Uno studio osservazionale condotto su più di mille pazienti ha rivelato che il 54% dei pazienti con malattia di Crohn e il 49% di quelli con colite ulcerosa non sono controllati in modo ottimale. Questi dati, insieme ai risultati di un’altra ricerca sulla conoscenza e la percezione delle Mici nella popolazione italiana, sono stati presentati a Milano da Abbvie.

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (Mici) sono patologie che colpiscono l’apparato gastrointestinale e causano un’alternanza di periodi di remissione e riacutizzazione. Interessano circa 7 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 250 mila in Italia. Tuttavia, molte informazioni su queste malattie, come le categorie di popolazione più a rischio o i sintomi, sono ancora poco conosciute.

La malattia di Crohn colpisce circa 150 mila italiani, di solito tra i 20 e i 30 anni, ma può manifestarsi a qualsiasi età. I sintomi possono includere diarrea persistente, dolore addominale, perdita di appetito e di peso. La colite ulcerosa, invece, colpisce circa 100 mila persone in Italia e presenta sintomi simili. Entrambe le malattie possono causare disabilità e compromettere seriamente la qualità di vita dei pazienti.

La diagnosi precoce è fondamentale per limitare l’impatto della malattia sulla vita delle persone. Tuttavia, spesso la diagnosi avviene dopo che il paziente si è recato in pronto soccorso a seguito di sintomi acuti. Dalla comparsa dei primi sintomi alla diagnosi possono passare anche 5 anni, sebbene il ritardo diagnostico sia oggi inferiore a 6 mesi nella maggior parte dei casi.

Grazie alla ricerca scientifica, negli ultimi dieci anni si è assistito a una vera e propria rivoluzione nella gestione delle Mici. Gli obiettivi del trattamento si concentrano sulla remissione clinica, sulla guarigione della mucosa intestinale e sull’assenza di disabilità, migliorando così la qualità di vita dei pazienti senza dover ricorrere all’intervento chirurgico.

Lo studio Ibd-Podcast, condotto su 220 pazienti italiani con Mici, ha evidenziato che il 54% dei pazienti con malattia di Crohn e il 49% di quelli con colite ulcerosa non sono controllati in modo ottimale secondo i criteri adattati dalla consensus Stride-II. Questo compromette la qualità di vita dei pazienti e può portare a manifestazioni extraintestinali o al mancato raggiungimento della guarigione mucosale. Inoltre, il mancato controllo può comportare un eccesso di uso di corticosteroidi.

Un’indagine condotta su un campione di 1039 pazienti ha rivelato che il 94% dei pazienti sa che è possibile avere disturbi a carico di altri organi, ma solo il 20% conosce la probabilità di sviluppare una complicanza intestinale della malattia di Crohn. Inoltre, solo il 27% crede che si possa guarire completamente dalle Mici.

È importante garantire un supporto adeguato ai pazienti affetti da Mici, sia dal punto di vista medico che psicologico, al fine di migliorare la loro qualità di vita. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sulla conoscenza di queste malattie e sui sintomi, al fine di favorire una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use