Danni dell’esposizione precoce alla TV: un’analisi completa

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Danni dell'esposizione precoce alla TV: un'analisi completa - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2024 by Redazione

L’esposizione dei bambini alla TV può influenzare lo sviluppo sensoriale

Uno studio condotto da esperti del Drexel’s College of Medicine ha evidenziato che i neonati e i bambini sotto i 2 anni esposti alla visione di video e programmi potrebbero mostrare comportamenti sensoriali atipici. Secondo la ricerca, i bambini che trascorrono più tempo davanti alla TV entro il loro secondo compleanno hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti come la ricerca di sensazioni intense o l’evitamento di sensazioni. Questi comportamenti possono indicare una bassa registrazione sensoriale, ovvero una minore sensibilità o una risposta più lenta agli stimoli. Lo studio ha coinvolto 1.471 bambini a livello nazionale e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Jama Pediatrics’.

L’importanza dell’elaborazione sensoriale nel bambino

L’elaborazione sensoriale è la capacità del corpo di rispondere in modo adeguato agli stimoli provenienti dai suoi sistemi sensoriali. Questi stimoli includono ciò che il bambino sente, vede, tocca e gusta. Secondo gli autori dello studio, i risultati indicano che l’esposizione alla TV a 12 mesi è associata a una maggiore probabilità di mostrare comportamenti sensoriali atipici. Ad esempio, i bambini esposti alla TV a questa età avevano il 105% in più di probabilità di mostrare comportamenti sensoriali ‘alti’ invece di comportamenti ‘tipici’. Questi comportamenti atipici sono poi correlati a una bassa registrazione sensoriale a 33 mesi.

Implicazioni per la salute e lo sviluppo dei bambini

I nuovi dati si aggiungono a una serie di risultati preoccupanti legati al tempo trascorso davanti allo schermo da neonati e bambini piccoli. Questi includono ritardo del linguaggio, disturbo dello spettro autistico, problemi comportamentali, difficoltà di sonno e problemi di attenzione. Secondo Karen Heffler, autrice principale dello studio, l’associazione tra l’esposizione alla TV e l’elaborazione sensoriale atipica potrebbe avere importanti implicazioni per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e l’autismo. Suggerisce che i bambini che mostrano questi sintomi potrebbero beneficiare di una riduzione del tempo trascorso davanti allo schermo e di pratiche di elaborazione sensoriale fornite da terapisti occupazionali.

Nonostante queste evidenze, molti bambini trascorrono sempre più tempo davanti agli schermi. È importante che i genitori siano consapevoli di questi rischi e riducano il tempo trascorso davanti allo schermo nei bambini di età inferiore ai 2 anni. L’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomanda di evitare l’esposizione alla TV per i bambini di questa fascia d’età e di limitare l’uso dei media digitali per i bambini dai 2 ai 5 anni a non più di 1 ora al giorno. La formazione e l’educazione dei genitori sono fondamentali per garantire uno sviluppo sano e ridurre i potenziali rischi legati all’esposizione alla TV nei bambini.

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