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“Dap impedisce presentazione libro Giuliano Amato sul Carcere di San Vittore”

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nega l’autorizzazione per la presentazione di un libro nel carcere di San Vittore

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha sorprendentemente negato l’autorizzazione per la presentazione del libro ‘Storie di diritti e di democrazia – la Corte costituzionale nella società’ di Giuliano Amato e Donatella Stasio nel carcere di San Vittore a Milano. L’evento era stato organizzato in collaborazione con il garante milanese dei diritti dei detenuti, Francesco Maisto, che si è dichiarato sorpreso e imbarazzato per questa decisione dell’amministrazione penitenziaria.

Non sono state fornite motivazioni ufficiali per questa inaspettata decisione, che è stata comunicata solo 24 ore prima dell’evento. Nonostante le richieste di chiarimento, non è stato possibile ottenere spiegazioni sul motivo di questo diniego. Non sembra che la decisione sia stata influenzata da questioni organizzative, come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro, che tratta della Costituzione italiana. Il libro rappresenta infatti il proseguimento ideale del ‘Viaggio della Corte nelle carceri’, un progetto che ha avuto luogo a San Vittore e che ha dato vita al programma educativo ‘Costituzione Viva’ per i detenuti. Gli autori del libro avevano mantenuto un legame con questo progetto e avrebbero dovuto dialogare con i detenuti anche durante l’evento.

Il garante dei diritti dei detenuti, Francesco Maisto, si è dichiarato sconcertato per il rifiuto del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di revocare il diniego. Questa decisione manca di rispetto nei confronti del presidente emerito della Corte Costituzionale, dei capi degli Uffici giudiziari milanesi, delle autorità, dei cittadini e dei media che avevano pianificato di partecipare all’evento. Inoltre, si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti dei detenuti e degli autori del libro, che avevano lavorato alla preparazione dell’incontro e avevano organizzato logisticamente l’evento. Francesco Maisto ha concluso affermando che continuerà a chiedere spiegazioni al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riguardo a questa decisione improvvida.

La negazione dell’autorizzazione suscita sorpresa e imbarazzo

La negazione dell’autorizzazione per la presentazione del libro nel carcere di San Vittore ha suscitato sorpresa e imbarazzo tra coloro che avevano organizzato l’evento. Non sono state fornite spiegazioni ufficiali per questa decisione dell’amministrazione penitenziaria, che è stata comunicata solo 24 ore prima dell’evento. Non sembra che la decisione sia stata influenzata da questioni organizzative, come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro. Il libro, infatti, rappresenta il proseguimento di un progetto educativo per i detenuti che ha avuto luogo a San Vittore e che ha coinvolto gli autori del libro.

Il garante milanese dei diritti dei detenuti, Francesco Maisto, ha espresso la sua sorpresa e il suo imbarazzo per questa decisione. Non è stato possibile ottenere spiegazioni sul motivo di questo diniego nonostante le richieste ripetute. La negazione dell’autorizzazione non solo ha deluso il pubblico che aveva pianificato di partecipare all’evento, ma ha anche mancato di rispetto nei confronti del presidente emerito della Corte Costituzionale, dei capi degli Uffici giudiziari milanesi, delle autorità, dei cittadini e dei media. Inoltre, ha rappresentato una mancanza di rispetto nei confronti dei detenuti e degli autori del libro, che avevano lavorato duramente per preparare l’incontro.

Il garante dei diritti dei detenuti continuerà a chiedere spiegazioni

Nonostante la negazione dell’autorizzazione, il garante milanese dei diritti dei detenuti, Francesco Maisto, ha dichiarato che continuerà a chiedere spiegazioni al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riguardo a questa decisione improvvisa. La mancanza di motivazioni ufficiali e di chiarimenti sul motivo di questo diniego ha lasciato Maisto e gli altri organizzatori dell’evento sconcertati. Non è chiaro perché il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria abbia rifiutato di revocare il diniego, nonostante la richiesta del garante dei diritti dei detenuti.

Francesco Maisto ha concluso la sua dichiarazione scusandosi con il pubblico che aveva pianificato di partecipare all’evento e ha promesso di continuare a chiedere conto al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di questa decisione improvvida. La negazione dell’autorizzazione ha avuto un impatto negativo non solo sull’evento in sé, ma anche sulla reputazione dell’amministrazione penitenziaria e sulla fiducia dei detenuti e degli autori del libro.

Redazione

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