Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione
L’ANM di Brescia risponde alle critiche di Piercamillo Davigo
La giunta esecutiva sezionale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) di Brescia ha risposto alle critiche mosse dall’ex pm Piercamillo Davigo nei confronti dei giudici bresciani che lo hanno condannato in primo grado a 15 mesi per rivelazione di atti coperti da segreto. In una nota, l’ANM di Brescia ha sottolineato che “tacciare i magistrati bresciani di incapacità di comprendere non equivale semplicemente a dichiarare di non condividerne il ragionamento giuridico”. Secondo l’ANM, queste parole implicano una sorta di superiorità rispetto all’autorità statuale preposta a valutare le questioni giuridiche, mettendo in discussione il ruolo della magistratura e la legittimità delle decisioni prese in aula.
L’ANM di Brescia ha inoltre precisato che le dichiarazioni di Davigo rischiano di essere interpretate in modo errato, confermando la sua tesi sull’incapacità della magistratura bresciana di comprendere. Pertanto, la giunta esecutiva sezionale ha deciso di lasciare che le parole dell’ex magistrato si commentino da sole, evitando di alimentare ulteriori polemiche.
La questione della verità superiore
Nella nota, l’ANM di Brescia ha sottolineato l’importanza di rispettare il principio dello stato di diritto e il ruolo dell’autorità statuale preposta a valutare le questioni giuridiche. Secondo l’ANM, le parole di Davigo implicano una sorta di “verità superiore” che si contrappone a quella accertata nelle aule giudiziarie. Questo atteggiamento mette in discussione l’autorità della magistratura e il lavoro svolto dai giudici, che devono prendere decisioni basate sulla legge e non su opinioni personali.
Una risposta misurata
La risposta dell’ANM di Brescia alle critiche di Piercamillo Davigo è stata misurata e pacata. La giunta esecutiva sezionale ha evitato di alimentare ulteriori polemiche e ha preferito lasciare che le dichiarazioni dell’ex magistrato si commentino da sole. Questa scelta dimostra la volontà di preservare l’integrità e l’autonomia della magistratura, evitando di scendere in polemiche personali. Screditare personalmente gli autori di una decisione giudiziaria è un argomento retorico discutibile, non l’esercizio corretto del diritto di critica.
In conclusione, l’ANM di Brescia ha risposto alle critiche di Piercamillo Davigo in modo misurato, sottolineando l’importanza di rispettare il principio dello stato di diritto e il ruolo dell’autorità statuale preposta a valutare le questioni giuridiche. La giunta esecutiva sezionale ha preferito evitare polemiche e lasciare che le dichiarazioni dell’ex magistrato si commentino da sole. Questa risposta dimostra la volontà di preservare l’integrità e l’autonomia della magistratura, evitando di scendere in polemiche personali.