Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha espresso preoccupazioni riguardo alle conseguenze delle attuali tensioni commerciali globali, sottolineando che le guerre commerciali possono avere effetti devastanti sulla crescita economica, anche per i Paesi che le avviano. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante il 31° Congresso annuale di Assiom Forex, che si è tenuto a Torino.
Le conseguenze delle guerre commerciali
Durante il suo intervento, Panetta ha richiamato l’attenzione sull’esperienza storica, evidenziando come le guerre commerciali non solo danneggiano i Paesi direttamente coinvolti, ma possono anche avere ripercussioni globali. “L’amministrazione statunitense potrebbe utilizzare gli annunci sui dazi come strumento di negoziazione per ridefinire i propri rapporti economici e politici”, ha dichiarato il governatore. Questa strategia, tuttavia, non è priva di rischi.
Panetta ha avvertito che, in un contesto già caratterizzato da tensioni geopolitiche e conflitti, il rischio che tali strategie sfuggano al controllo è elevato. “Le conseguenze potrebbero superare di gran lunga le aspettative iniziali, aggravando i dissidi esistenti e creando nuove fratture”, ha aggiunto. La sua analisi suggerisce che le attuali dynamiche commerciali potrebbero portare a una spirale di conflitti, con effetti destabilizzanti per l’intera economia globale.
La necessità di soluzioni cooperative
In risposta a queste sfide, Panetta ha sottolineato l’importanza di adottare soluzioni negoziali basate sulla cooperazione. Secondo il governatore, tali approcci non solo rappresentano un’alternativa preferibile, ma sono anche essenziali per prevenire un’escalation dei conflitti che potrebbe minacciare la stabilità globale. “È fondamentale che i Paesi trovino un terreno comune e lavorino insieme per affrontare le sfide economiche attuali”, ha affermato.
Il governatore ha invitato i leader mondiali a considerare l’importanza della cooperazione internazionale, suggerendo che un dialogo costruttivo potrebbe portare a risultati più positivi rispetto a misure unilaterali come l’imposizione di dazi. “Solo attraverso la collaborazione possiamo sperare di costruire un futuro economico più stabile e prospero per tutti”, ha concluso Panetta, evidenziando la necessità di un approccio globale alle questioni commerciali.