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De Corato critica i trapper: “Cattivi esempi vanno fermati”

Riccardo De Corato critica la decisione del giudice su Shiva

Il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, ha espresso la sua critica riguardo alla decisione del giudice di scarcerare e concedere i domiciliari a Shiva. De Corato ha sottolineato che “il giudice che ha scarcerato e concesso i domiciliari a Shiva doveva essere più severo”. Inoltre, ha evidenziato che si tratta di giovani di seconda generazione, cresciuti in Italia da famiglie arabe, che non si sono integrati nella società italiana.

  • Vorrei ricordare che stiamo parlando di giovani di seconda generazione, cresciuti in Italia da famiglie arabe, che evidentemente non hanno mai voluto integrarsi nella nostra società.

La necessità di norme più severe per soggetti violenti

De Corato ha sottolineato la necessità di norme più severe per soggetti come Shiva, definiti istigatori di violenze e cattivi esempi per i giovani. Ha evidenziato che tali individui sono anche frequenti utilizzatori di armi da fuoco e continuano a commettere atti criminali una volta liberi o ai domiciliari. Secondo De Corato, “per tutti questi soggetti, occorrono norme e rimedi più severi”.

  • Per tutti questi soggetti, che sono istigatori di violenze e cattivi esempi per i ragazzi più piccoli, oltre che assidui utilizzatori di armi da fuoco, occorrono norme e rimedi più severi, perché una volta liberi, o in molti casi ai domiciliari, continuano a compiere atti criminali in giro per le città.

Proposta di De Corato per l’utilizzo del braccialetto elettronico

De Corato ha proposto che, ad esempio, il giudice di Milano avrebbe dovuto imporre a Shiva almeno i domiciliari con braccialetto elettronico. Questa misura avrebbe permesso un maggiore controllo e monitoraggio dell’individuo, riducendo il rischio di recidive e garantendo una maggiore sicurezza per la comunità. La proposta di utilizzare il braccialetto elettronico come strumento di controllo per soggetti a rischio è una delle soluzioni suggerite da De Corato per affrontare il problema della recidiva criminale.

  • Per esempio, il gip di Milano, a Shiva avrebbe dovuto dare quantomeno i domiciliari con braccialetto elettronico.

Questo approccio mira a garantire una maggiore sicurezza pubblica e a prevenire comportamenti criminali da parte di individui considerati a rischio. La proposta di De Corato riflette la necessità di adottare misure più efficaci per contrastare la criminalità e proteggere la società da potenziali pericoli.

Redazione

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