De Rossi e la Roma inciampano nell’esordio: analisi della partita contro l’Empoli all’Olimpico

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De Rossi e la Roma inciampano nell'esordio: analisi della partita contro l'Empoli all'Olimpico - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2024 by Giordana Bellante

La prima partita di campionato per la Roma di Daniele De Rossi si chiude con un deludente risultato contro l’Empoli, in un match caratterizzato da prestazioni individuali deludenti e una manovra poco fluida. Un’analisi approfondita di ciascun giocatore rivela le difficoltà della squadra, che cerca soluzioni in vista delle prossime sfide.

La prestazione della Roma: confusione e lentezza

Un esordio problematico

L’esordio all’Olimpico per la Roma di De Rossi è stato tutt’altro che entusiasta. La squadra ha mostrato di avere notevoli difficoltà nella gestione del pallone, risultando spesso lenta e prevedibile. La mancanza di idee chiare in fase offensiva si è manifestata attraverso un tridente composto da Dybala, Dovbyk e Soulé che non ha saputo creare situazioni pericolose. Le tre traversa colpite sono solo un indicativo di quanto la Roma abbia faticato a concretizzare le sue occasioni.

Insufficienze a centrocampo e in difesa

Il centrocampo giallorosso ha mostrato lacune evidenti, con Cristante e Paredes incapaci di dare supporto alle azioni offensive e di gestire il possesso. Paredes, in particolare, ha commesso errori decisivi, lasciando saltare Colombo nell’azione del primo gol e concedendo un rigore che ha messo in serio pericolo le speranze della Roma. I terzini, come Celik e Angeliño, non hanno contribuito alla manovra, risultando inadeguati nei loro compiti di spinta.

I singoli in analisi

La prestazione degli individuali è stata un altro lato negativo da considerare. Svilar, pur avendo parato molto bene, non può essere considerato il salvatore per una formazione in evidente difficoltà. Dybala ha provato a movimentare il gioco, ma senza supporto adeguato, mentre Dovbyk è rimasto impalpabile, non ricevendo i rifornimenti necessari per poter incidere sulla partita. L’inserimento di Shomurodov ha portato un pizzico di vivacità, ma non è bastato a cambiare le sorti dell’incontro.

L’analisi dell’Empoli: una squadra compatta e determinata

La strategia vincente di D’Aversa

L’Empoli, guidato da D’Aversa, ha dimostrato di essere una squadra ben messa in campo, compatta e pronta a ripartire. Sin dai primissimi minuti, la formazione toscana ha messo in difficoltà la Roma, giocando con intelligenza e opportunismo. La difesa, guidata da Ismajli, ha bloccato ogni tentativo di attacco della Roma e ha gestito in modo ottimale le ripartenze.

Le chiavi del successo

Protagonista della vittoria è stato Gyasi, che, dopo aver sbagliato un gol facile, ha dimostrato la sua determinazione segnando il primo gol e contribuendo attivamente alla manovra offensiva. La freschezza e l’impatto di Esposito, entrato nel secondo tempo, hanno fornito ulteriori opzioni offensive e un guizzo che ha portato al rigore del 2-0. La spinta da parte delle ali e il supporto delle mezz’ali hanno reso il lavoro della difesa romanista estremamente complicato.

La prestazione dei singoli

Non da meno è stata l’affermazione di Colombo, che ha avuto un ruolo chiave sia nel creare occasioni che nel segnare lui stesso. La produzione offensiva dell’Empoli è stata arricchita da un ottimo movimento senza palla, mentre in difesa, l’attenzione ai dettagli ha impedito alla Roma di trovare il ritmo. Questa sinergia tra difesa e attacco ha rappresentato una vera e propria chiave di lettura per la formazione toscana, capace di porsi con sicurezza e determinazione.

In questa prima partita di campionato, la Roma ha sicuramente molto su cui riflettere, mentre l’Empoli può guardare al futuro con un morale decisamente rinvigorito.

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