Ultimo aggiornamento il 5 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
‘esposto presentato recentemente dal Presidente del Consiglio alla Procura distrettuale antimafia ha portato alla luce una serie di problematiche legate agli esiti delle procedure conseguenti al decreto flussi. Tale azione ha confermato la necessità di rivedere l’attuale modello delle quote, al fine di prevenire il rischio di irregolarità e fornire risposte più mirate alle richieste di manodopera del tessuto produttivo.
“Irregolarità nelle procedure di presentazione delle domande”
‘assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, aveva già portato all’attenzione della Commissione Lavoro della conferenza Stato-Regioni la situazione, evidenziando le criticità del sistema attuale.
Il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, aveva già segnalato al ministro del Lavoro alcune gravi irregolarità nelle procedure di presentazione delle domande, emerse a seguito dei controlli effettuati dalla Regione. Tali verifiche hanno portato a ipotizzare che il decreto flussi sia stato sfruttato per consentire un indebito accesso in Friuli Venezia Giulia a persone che non ne hanno diritto.
Rosolen ha sottolineato come la Regione abbia ricevuto conferma direttamente dalle aziende, a cui erano state intestate le domande, della falsità delle stesse. Le aziende stesse, dopo aver visionato la documentazione fornita, si sono recate a sporgere denuncia.
“Furto d’identità e istanze false: un sistema vulnerabile”
‘assessore Rosolen ha inoltre fatto riferimento a numerosi casi di furto d’identità, avvenuti nei primi giorni di aprile e limitatamente al territorio di Trieste e Gorizia. Sono state individuate oltre 400 istanze false a fronte di sole 60 quote assegnate a quei territori.
Secondo Rosolen, l’attuale modello si è dimostrato troppo vulnerabile nei confronti di abusi e distorsioni del sistema. Pertanto, è necessario rivedere il sistema delle quote per garantire una gestione più efficiente e trasparente dei flussi migratori e rispondere alle reali esigenze del tessuto produttivo.
“Riformare il sistema delle quote per garantire trasparenza ed efficienza”
La rielaborazione del sistema delle quote si rende quindi necessaria per garantire trasparenza ed efficienza nella gestione dei flussi migratori. Le irregolarità emerse a seguito dei controlli effettuati dalla Regione Friuli Venezia Giulia hanno evidenziato la necessità di un intervento incisivo per prevenire abusi e distorsioni del sistema.
‘esposto presentato dal Presidente del Consiglio alla Procura distrettuale antimafia rappresenta un primo passo verso la riforma del sistema delle quote. Si auspica che tale azione possa portare a una maggiore trasparenza nella gestione dei flussi migratori e a una più efficace risposta alle esigenze del tessuto produttivo.
In attesa di una riforma strutturale del sistema, è fondamentale che le autorità competenti continuino a monitorare la situazione e a intervenire prontamente in caso di irregolarità. Solo attraverso un’azione congiunta di tutti gli attori coinvolti sarà possibile garantire un sistema di gestione dei flussi migratori efficiente, trasparente e rispettoso delle esigenze del tessuto produttivo.