Degrado e Criminalità al Quarticciolo: Le Accuse di Don Antonio Coluccia Sconvolgono Roma

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Degrado e Criminalità al Quarticciolo: Le Accuse di Don Antonio Coluccia Sconvolgono Roma - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Redazione

La situazione del quartiere Quarticciolo di Roma è diventata un tema di accesa discussione, dopo le accuse di don Antonio Coluccia, che ha denunciato l’assenza di sicurezza e la presenza opprimente della criminalità organizzata. Il sacerdote ha subìto un’accoglienza ostile durante una recente visita, rivelando il drammatico stato di disagio sociale in cui versano i residenti. Il quartiere è sempre più noto per il fenomeno delle occupazioni abusive e per la crescente diffusione dello spaccio di droga.

La grave testimonianza di don Antonio Coluccia

Un’accoglienza difficile

Nel corso di una visita che ha avuto luogo nel Quarticciolo, don Antonio Coluccia ha ricevuto una reazione sconcertante da parte di alcuni residenti, che lo hanno accolto con insulti e bottiglie lanciate dalle finestre. Questi eventi sono diventati un simbolo del deterioramento della situazione sociale nella zona e hanno messo in evidenza il profondo senso di insoddisfazione e impotenza tra gli abitanti. Durante un’audizione in Regione, don Coluccia ha espresso preoccupazione per la libertà dei cittadini, affermando che nel Quarticciolo “la libertà non è garantita”. Ha chiamato in causa le istituzioni, accusando lo Stato di essere assente e di non fornire un adeguato supporto.

Le istituzioni davanti alle sfide

L’incontro, presieduto dalle commissioni Affari Costituzionali e Urbanistica, ha visto la partecipazione di figure importanti come Orazio Campo e Ponziano Follega, che hanno fornito informazioni sulle misure adottate contro le occupazioni abusive. Tuttavia, la testimonianza di don Coluccia ha acceso un dibattito su quanto, effettivamente, siano sufficienti gli sforzi compiuti dalle autorità per migliorare le condizioni di vita nel quartiere.

La situazione al Quarticciolo: occupazioni abusive e sfide strutturali

L’impegno delle istituzioni e le difficoltà da affrontare

Secondo quanto riportato dal commissario Ater, Orazio Campo, sono in corso lavori significativi per affrontare le occupazioni abusive nel Quarticciolo. Tuttavia, il presidente della commissione, Flavio Cera, ha evidenziato che i ritardi nelle riassegnazioni delle case sgomberate portano spesso a una rapida reinvasione da parte di abusivi. Questo ciclo di occupazione continua minaccia la stabilità della comunità e rende le politiche abitative inefficaci.

La necessità di rivedere la normativa

Un aspetto critico emerso durante l’audizione è la necessità di rivedere la normativa vigente per prevenire l’infiltrazione della criminalità nel quartiere. Il presidente Cera ha annunciato la convocazione di tavoli di lavoro con tutti i soggetti interessati per approfondire la questione del Quarticciolo. Questi incontri dovranno coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche rappresentanti della comunità locale e delle associazioni attive nel quartiere per raccogliere proposte e suggerimenti su come migliorare la situazione.

Le reazioni politiche e la visione per il futuro

Le critiche dell’opposizione

Le dichiarazioni di don Coluccia hanno suscitato un acceso dibattito politico. Massimiliano Valeriani, rappresentante dell’opposizione, ha criticato la gestione della situazione, sottolineando che “lo Stato deve riprendere il controllo del territorio”. Aggiungendo alla discussione, Adriano Zuccalà del M5S ha chiesto un aggiornamento sulla situazione della malavita nel Lazio, esprimendo la necessità di un’analisi approfondita del fenomeno.

Proposte e iniziative per il Quarticciolo

Eleonora Mattia ha proposto di convocare una commissione congiunta per discutere direttamente con i residenti del Quarticciolo, evidenziando l’importanza di un dialogo costruttivo. Altrettanto significativa è stata la proposta della consigliera Alessandra Zeppieri, che ha suggerito un “patto sociale” tra le istituzioni e i cittadini per affrontare le problematiche del quartiere in modo collettivo.

Inoltre, il presidente del municipio V, Mauro Caliste, ha chiesto un intervento concreto da parte del ministero dell’Interno, insistendo sul fatto che “la solidarietà è importante, ma è ora di passare ai fatti”. Questi inviti all’azione testimoniano una crescente consapevolezza dell’urgenza della situazione e la necessità di un impegno profondo e coordinato.

L’impatto degli attivisti e delle comunità locali

Anche gli attivisti del comitato Quarticciolo Ribelle hanno sollecitato un maggiore impegno pubblico per affrontare l’emergenza abitativa. Gli eventi di sgomberi recenti, avvenuti il 29 marzo, hanno suscitato tensioni tra attivisti e forze dell’ordine, rivelando le difficoltà di trovare soluzioni pacifiche e durature. Questi gruppi stanno spingendo per un’attenzione maggiore su tematiche come gli sgomberi, le occupazioni e le condizioni precarie di molte famiglie nel quartiere.

Le dinamiche in atto al Quarticciolo si intrecciano, generando una realtà complessa che richiede azioni immediate e mirate da parte di tutti gli attori coinvolti. La sfida di recuperare il quartiere è aperta e l’attenzione della politica e della società civile è fondamentale per scrivere una nuova pagina di storia per il Quarticciolo di Roma.

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