Demetrio Palumbo, detto ‘Mico’: la figura chiave della cosca Latella-Ficara nel controllo del territorio di Arangea

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Demetrio Palumbo, detto 'Mico': la figura chiave della cosca Latella-Ficara nel controllo del territorio di Arangea - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 27 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale di Reggio Calabria, Giovanna Sergi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia , ha portato all’arresto di 12 persone nell’ambito dell’operazione “Arangea” contro la cosca Latella-Ficara. Tra questi, Demetrio Palumbo, detto ‘Mico’, figura chiave nell’autorizzazione e decisione delle nuove affiliazioni, nonché responsabile della riorganizzazione della cosca e conoscitore esperto degli equilibri criminali.

‘ordinanza rivela che Palumbo, grazie alla sua posizione apicale, era in grado di interfacciarsi con autorevolezza con i principali esponenti delle altre articolazioni di ‘ndrangheta, che gli riconoscevano l’autorevolezza dovuta a chi è posto ai vertici di un sodalizio. Palumbo era in libertà dal 2016, dopo aver finito di scontare una condanna a 30 anni di reclusione per tre omicidi avvenuti durante la seconda guerra di mafia a Reggio Calabria.

Oltre a Palumbo, la custodia cautelare in carcere è stata disposta per il figlio del presunto boss, Antonino, di 50 anni; gli omonimi Antonio Autolitano di 71 e 36 anni; Saverio Autolitano ; Vincenzo Autolitano , Antonino Ficara ; Carmelo Gullì ; Domenico Modafferi ; Luigi Musolino , e Sebastiano Praticò . La persona finita ai domiciliari è Pasquale Federico, di 73 anni.

Le indagini della DDA e le intercettazioni registrate dai carabinieri hanno dimostrato come la cosca Latella-Ficara avesse sottoposto il territorio di “Arangea” a un controllo mafioso asfissiante e caratterizzato da un diffuso sistema estorsivo nonché dalla gestione occulta di diverse imprese economiche.

Il controllo del territorio da parte della cosca

Gli imprenditori vessati dall’organizzazione criminale, ancor prima di intraprendere qualsiasi lavoro, dovevano darne preventiva comunicazione alla ‘ndrangheta. La cosca ha tentato di infiltrarsi sia nel settore della grande distribuzione, con l’intento di imporre assunzioni, che in quello agrumario, e in particolare in quello del bergamotto. In quest’ultimo settore erano attive due società, intestate a prestanome, che sono state sottoposte a sequestro preventivo.

Il ritorno ad una certa ortodossia della ‘ndrangheta

‘operazione “Arangea” è il risultato di un’attività d’indagine che ha incrociato varie fonti, a partire dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia. Il Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, ha sottolineato l’importanza di questa operazione, che dimostra come la ‘ndrangheta stia tornando ad una certa ortodossia, come affermato dal Procuratore aggiunto, Walter Ignazitto.

‘operazione “Arangea” ha portato alla luce il ruolo chiave di Demetrio Palumbo, detto ‘Mico’, nella cosca Latella-Ficara e il controllo asfissiante del territorio di Arangea da parte dell’organizzazione criminale. ‘attività d’indagine, che ha incrociato varie fonti, ha portato all’arresto di 12 persone e al sequestro preventivo di due società intestate a prestanome. ‘operazione dimostra come la ‘ndrangheta stia tornando ad una certa ortodossia, come sottolineato dal Procuratore aggiunto, Walter Ignazitto.

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