Demolizione Palazzo Mangeruca: 40mila metri cubi ridotti in polvere in due secondi

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Demolizione Palazzo Mangeruca: 40mila metri cubi ridotti in polvere in due secondi - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione

Demolizione di Palazzo Mangeruca, un ecomostro sulla costa ionica crotonese

È tutto pronto per la demolizione di Palazzo Mangeruca, un ecomostro che affligge la costa ionica crotonese da decenni. L’abbattimento di questa struttura gigantesca, sottratta alla ‘ndrangheta, è previsto per domenica 17 dicembre. Sarà un intervento unico nel suo genere, caratterizzato da un’operazione tanto importante quanto ecosostenibile, programmata per eliminare ogni impatto di detriti e polveri sull’ecosistema circostante. L’implosione, tecnicamente coordinata, limiterà i disagi alla circolazione lungo la Statale 106. In soli due secondi, Palazzo Mangeruca verrà giù per sempre.

La Società Impresa Lavori Stradali Srl alla guida della demolizione

La Società Impresa Lavori Stradali Srl, attiva in Calabria dal 1989, è stata incaricata della bonifica ed eliminazione degli ecomostri utilizzando la tecnica innovativa della demolizione controllata. L’impresa sarà affiancata da società partner come Deam Ingegneria srl, Deton srl e Misiano Ingegneria srl, nonché da 40 maestranze tra operai e tecnici specializzati. Tra questi, 6 fochini saranno i veri protagonisti di questo momento storico, poiché saranno loro a far brillare le cariche. Inoltre, tutte le operazioni saranno supportate da un parco mezzi imponente, composto da escavatori, autocarri, pale gommate e sistemi di abbattimento delle polveri e pulizia.

L’impressionante demolizione di Palazzo Mangeruca

Dopo l’ex zuccherificio di Chieti e i celebri ecomostri di Punta Perotti a Bari, passando per i due fabbricati sequestrati a Pieve Emanuele nel milanese, i 40.000 metri cubi di cemento armato di Palazzo Mangeruca saranno gli ultimi a crollare il 17 dicembre. Questo avverrà grazie a microcariche temporizzate di 400 kg di esplosivo gelatinoso alloggiato nei fori già praticati nell’edificio. Sarà un colpo d’occhio impressionante, con l’avvio dato dall’interno della cabina di detonazione che attiverà gli oltre 2 km di cavi/miccia stesi lungo tutto il perimetro e la superficie dell’immobile. L’esplosione sarà innescata ad una velocità di 7.500 metri al secondo, più veloce di un battito di ciglia. Per proteggere la struttura commerciale adiacente all’area cantiere, sarà installata una schermatura fonoassorbente che la proteggerà dai detriti e dal vuoto d’aria dell’esplosione.

Attorno ai 33 metri d’altezza del Mangeruca, saranno predisposti muri d’acqua, ognuno con all’interno microcariche di esplosivo che saranno azionate contemporaneamente all’implosione per contribuire alla riduzione delle polveri. Per assorbire il lancio di materiale frantumato, i diversi piani dell’edificio sono già stati rivestiti con reti contenitive, atte a contenere i vari frammenti di calcestruzzo generati dall’esplosione.

Sul tratto stradale della SS 106, in corrispondenza del fabbricato, sarà realizzato un pacchetto stradale composto da Geotessile e Sabbia per attutire eventuali cadute di detriti. Inoltre, in corrispondenza del centro urbano di Torre Melissa, saranno installati dei sismografi che monitoreranno eventuali movimenti alle strutture. All’evento, tra le ore 10 e le 12 di domenica, sarà presente il governatore calabrese Roberto Occhiuto, che ha annunciato la partecipazione anche del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, del vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e del generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.

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