Detenuto della casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà causa incendio nella cella.

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Detenuto della Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà causa incendio nella cella - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 by Francesca Monti

La Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà si è trovata al centro di un grave episodio quando un detenuto ha dato fuoco al suo materasso nella sezione di isolamento. L’incidente è stato prontamente gestito dal vice segretario generale della Federazione Sindacati Autonomi CNPP, Domenico Pelliccia, che ha confermato l’intervento tempestivo degli agenti della Polizia Penitenziaria.

Incendio nella Cella di Isolamento

Il detenuto, il cui nome è stato tenuto riservato, ha appiccato il fuoco al materasso nella sua cella, innescando un incendio immediato. La situazione ha richiesto un intervento rapido da parte del personale penitenziario per evitare conseguenze drammatiche.

Azione Pronta ed Efficace

Secondo quanto riportato dal sindacalista Pelliccia, gli agenti hanno reagito prontamente spegnendo le fiamme con un estintore prima che potessero diffondersi ulteriormente. Il loro intervento tempestivo ha permesso di limitare i danni e garantire la sicurezza degli individui presenti nella sezione.

Soccorso e Gestione dell’Emergenza

Oltre a sedare l’incendio, il personale penitenziario ha prestato soccorso al detenuto responsabile dell’atto e agli altri prigionieri presenti nella stessa area, minacciata dall’inasprirsi del fumo. La prontezza e il coraggio dimostrati dagli agenti hanno evitato una potenziale tragedia.

Pelliccia ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando i rischi costanti a cui è esposto il personale della Polizia Penitenziaria. La loro dedizione e capacità di intervento in momenti critici come questo vengono spesso messi alla prova, mettendo in luce la necessità di un adeguato supporto e riconoscimento per il loro ruolo fondamentale.

Grati al Coraggio dei Colleghi

Il vice segretario generale della Federazione Sindacati Autonomi CNPP ha espresso gratitudine verso i colleghi che hanno fronteggiato l’emergenza con coraggio e professionalità. Nonostante le difficoltà e i rischi connessi al lavoro penitenziario, il loro intervento rapido ha evitato conseguenze irreparabili.

Prognosi e Cure

Dopo l’accaduto, il detenuto responsabile e gli altri soggetti coinvolti sono stati sottoposti alle cure del Pronto Soccorso cittadino. A seguito delle valutazioni mediche, è stata emessa una prognosi di 10 giorni per intossicazione da fumo, testimoniando la gravità dell’incidente.

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