Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2024 by Redazione
Noemi Di Segni: “Alzare il braccio fascista è un gesto di gravità assoluta”
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha condannato fermamente l’atto compiuto in via Acca Larentia, in cui è stato alzato il braccio fascista. Durante l’apposizione delle pietre di inciampo in memoria della famiglia Anticoli, Di Segni ha sottolineato la pericolosità di tale gesto, definendolo di “gravità assoluta”.
Secondo Di Segni, chi ha vissuto la deportazione e lo sterminio, così come i primi atti del fascismo, non può fare a meno di associare quel gesto all’orrore che ha segnato la storia. Alzare il braccio fascista oggi significa dimenticare tutto ciò che è stato. La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane ha sottolineato che questo gesto non è solo una rievocazione storica, ma ha ancora un significato profondo e attuale.
L’appello di Noemi Di Segni: “Narrare, raccontare e arginare al meglio”
Di Segni ha fatto un appello a tutti coloro che ricoprono incarichi di governo e nelle istituzioni, invitandoli a condannare il gesto e a saperlo associare a una nostalgia pericolosa. La presidente ha sottolineato l’importanza di narrare e raccontare la storia in modo accurato, così da arginare al meglio la nostalgia del neofascismo.
Secondo Di Segni, è necessario un rafforzamento delle norme che riguardano la nostalgia del neofascismo, sia a livello culturale, sia normativo sia educativo. La presidente ha evidenziato la necessità di adottare ulteriori iniziative e provvedimenti per contrastare questo fenomeno.
La gravità del gesto e la necessità di interventi culturali ed educativi
L’alzare il braccio fascista rappresenta un gesto di gravità assoluta, come sottolineato da Noemi Di Segni. Questo gesto non può essere sottovalutato, ma deve essere condannato e associato a una nostalgia pericolosa. Per evitare che episodi come questo si ripetano, è necessario intervenire sia a livello culturale, sia normativo sia educativo.
Noemi Di Segni ha fatto un appello a tutti coloro che ricoprono incarichi di governo e nelle istituzioni, invitandoli a condannare il gesto e a narrare la storia in modo accurato. Solo attraverso una corretta narrazione e un’educazione adeguata si potrà arginare al meglio la nostalgia del neofascismo. La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane ha sottolineato la necessità di adottare ulteriori iniziative e provvedimenti per contrastare questo fenomeno.
In conclusione, l’alzare il braccio fascista rappresenta un gesto di gravità assoluta che non può essere ignorato. Noemi Di Segni ha evidenziato la necessità di un rafforzamento delle norme che riguardano la nostalgia del neofascismo, così come di interventi culturali ed educativi. Solo attraverso un impegno comune sarà possibile contrastare efficacemente questo fenomeno e preservare la memoria storica.