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“Dieci e l’Ode tour”: il nuovo viaggio musicale di Tommaso ‘Piotta’ Zanello tra memoria e innovazione

Il tour nazionale “Dieci e l’Ode”, protagonista il celebre rapper Tommaso Zanello, noto come “Piotta”, si appresta a fare tappa a Fabrica di Roma il 23 agosto, al FDB Festival. Con un’eredità musicale che si estende per più di 25 anni, Piotta presenta uno spettacolo incentrato sui suoi dieci album di studio, con un forte focus sulla sua ultima opera “‘Na notte infame”. In questo tour, l’artista non solo celebra la sua carriera, ma rende un omaggio toccante alla memoria del fratello Fabio, scomparso prematuramente.

Il viaggio musicale di Piotta: dalla carriera solista alle collaborazioni

Gli inizi e l’evoluzione dell’artista

Tommaso “Piotta” Zanello ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo nella storia della musica italiana. Il suo viaggio inizia negli anni ’90, in un’epoca segnata dal boom del rap e della musica underground. Con all’attivo diversi lavori di successo, la sua musica spazia tra generi vari, dal rap al funk, dal rock al cantautorato. Uno degli aspetti più distintivi della sua carriera è lo storytelling, che ha evoluto nel tempo, passando da tematiche sociali degli anni di piombo a narrazioni più intime e personali.

Le sue collaborazioni con figure di spicco della musica italiana come Caparezza e Tiromancino hanno arricchito il suo repertorio. Il nuovo tour offre al pubblico l’opportunità di rivivere pezzi emblematici della sua carriera, facendoli dialogare con brani più recenti e con influenze moderne. Questo mix di passato e presente sarà il fulcro dello show, facendo emergere l’abilità di Piotta nel rimanere rilevante e attuale nel panorama musicale.

L’addio al fratello Fabio e l’ispirazione per “‘Na notte infame”

Uno dei motivi che sottende il tour “Dieci e l’Ode” è la dedica al fratello Fabio, un uomo che ha influenzato profondamente la vita e la carriera di Piotta. Fabio era un apprezzato scrittore e saggista, coautore di alcune delle liriche più iconiche di Tommaso. La sua recente scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore dell’artista, che ha trovato una nuova fonte di ispirazione nella sua memoria.

Il decimo album di studio, “‘Na notte infame”, riflette sull’impatto della perdita e rappresenta un intenso tributo al legame fraterno. I romanzieri e i poeti hanno sempre cercato nella morte una chiave di accesso a comprensioni più profonde della vita, e Piotta si fa portavoce di questo viaggio doloroso e, al tempo stesso, liberatorio. Il concerto non è quindi solo un’esibizione, ma un’opportunità per elaborare un lutto attraverso la musica.

L’odissea dei suoni: un mix di generi per un’esperienza unica

Un concerto che attraversa generazioni e stili

Il “Dieci e l’Ode tour” non è solo la rassegna di successi passati di Piotta, ma anche una celebrazione di diverse sonorità, che accompagnano la sua evoluzione artistica. Dal rap colto e politico degli esordi all’influenza del funk e del rock, Piotta ha saputo amalgamare generi diversi. Lo spettacolo prevede un’interpretazione dei suoi brani più noti come “La Grande Onda”, “Vengo dal Colosseo” e “Figli di un temporale”, oltre ad un omaggio alla colonna sonora della serie “Suburra”.

Accompañato da un ensemble di talentuosi musicisti, tra cui Francesco Santalucia e Augusto AKU Pallocca, il concerto promette di essere un evento ricco di energia, dove ogni esibizione rappresenta una riflessione sul passato e una proiezione verso il futuro. I paesaggi sonori creati sul palco saranno amplificati dal sound engineer Cristiano Boffi e dai visual che arricchiranno l’esperienza visiva del pubblico.

L’impatto del tour sul sentire collettivo

L’arrivo di “Dieci e l’Ode” a Fabrica di Roma coinciderà con un forte desiderio di rivedere la musica dal vivo, un’esperienza che ricarica le emozioni collettive dopo anni di difficoltà. L’arte di Piotta, in questo contesto, si fa portatrice di un messaggio di resilienza e speranza. La sua capacità di connettersi con il pubblico trascende il semplice intrattenimento; diventa una vera e propria esperienza catartica.

Il tour, quindi, non è solo un evento musicale, ma un momento di riflessione condivisa, dove le storie di vita si intrecciano per fornire conforto e, soprattutto, un senso di comunità attraverso la musica.

Il “Dieci e l’Ode tour” si preannuncia come un evento imperdibile, non solo per i fan storici di Piotta ma anche per nuovi ascoltatori desiderosi di esplorare un repertorio musicale ricco di significati e emozioni.

Luisa Pizzardi

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