Ultimo aggiornamento il 13 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Il cantautore italiano Diodato ha vinto il Premio Amnesty International Italia per il brano “La mia terra”, dedicato alla sua città natale Taranto e alle violazioni dei diritti umani che si verificano lì. La canzone è stata elogiata per il suo messaggio universale e per aver portato l’attenzione sulla questione tarantina, spesso relegata a una pura problematica lavorativa e occupazionale.
La questione tarantina e il messaggio universale di “La mia terra”
Diodato sul palco di Uno Maggio Taranto Libero e Pensante e la dichiarazione di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia
Diodato ha dichiarato di essere onorato di ricevere il riconoscimento da *Amnesty International Italia e di essere felice che arrivi con il brano “La mia terra”. Ha sottolineato che la questione tarantina è soprattutto una questione di diritti umani, che sono continuamente violati nella sua città. Ha parlato del disastro ambientale e della violenza verso gli esseri viventi come temi principali da cui partire e ha descritto la bellezza della sua terra come un monito che lancia a noi tutti, una richiesta d’amore e di giustizia.
Diodato ha anche partecipato al concerto di Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, un evento annuale che si svolge a Taranto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione tarantina e sui diritti umani. Amnesty International Italia è da sempre al fianco di questo evento, venendo sul palco per dare voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti.
Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, ha commentato che “La mia terra” non è solo una dedica struggente alla città di Taranto, ma è un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. Ha descritto la canzone come delicata e capace di farci arrivare alla ricerca di quei diritti fondamentali, come quello a potersi spostare, a vivere in un luogo sicuro, a vivere una vita degna di essere vissuta.
Il Premio Amnesty International Italia e la cerimonia di premiazione di Diodato
La storia del premio, i finalisti di quest’anno e il festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty
Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, è stato creato nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana. Quest’anno, per la sua 22ª edizione, il premio è stato vinto da Diodato con il brano “La mia terra”.
In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Appino con “È solo una bomba”, Vinicio Capossela con “La crociata dei bambini”, Drusilla Foer con “Tanatosi”, Giancane con “Sei in un paese meraviglioso”, Giorgia con “Senza confine”, Levante con “Capitale mio capitale”, i Modena City Ramblers con “Mediterranea”, Tananai con “Tango” e Margherita Vicario con “Magia”.
Nelle precedenti edizioni hanno vinto il Premio Amnesty, sezione Big, tra gli altri, Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Paola Turci, Samuele Bersani, Subsonica, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Frankie Hi-Nrg e Fiorella Mannoia, Enzo Avitabile e Francesco Guccini, Francesco e Max Gazzè, Alessandro Mannarino, Edoardo Bennato, Nada, Brunori Sas, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote, Niccolò Fabi e i Negramaro.
La cerimonia di premiazione di Diodato sarà il momento clou della 27ª edizione del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, che si svolgerà a Rovigo dal 19 al 21 luglio. Durante l’evento avranno.