Ultimo aggiornamento il 26 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: La questione dei diritti dei detenuti in Italia è tornata alla ribalta dopo la concessione di un permesso di necessità a Chico Forti, noto personaggio pubblico, per far visita alla madre anziana. Tuttavia, questa decisione ha sollevato un’ondata di segnalazioni da parte di detenuti e familiari di detenuti “anonimi” che denunciano disparità di trattamento nella concessione di tali permessi. ‘associazione Sbarre di Zucchero ha raccolto alcune di queste testimonianze, inviandole al ministro della Giustizia Carlo Nordio in una lunga lettera.
La concessione dei permessi di necessità: un’analisi della situazione attuale
La concessione di un permesso di necessità a Chico Forti per visitare l’anziana madre ha suscitato un’ondata di reazioni da parte dei detenuti e dei loro familiari in tutta Italia. Se da un lato l’iniziativa è stata accolta con favore, dall’altro ha evidenziato una situazione di disparità nella concessione di tali permessi, sollevando interrogativi sull’effettiva equità del sistema carcerario italiano.
Le testimonianze dei detenuti e dei familiari
‘associazione Sbarre di Zucchero, impegnata nella tutela dei diritti dei detenuti, ha raccolto numerose testimonianze di detenuti e familiari che denunciano la mancata concessione di permessi di necessità, anche in circostanze tragiche come la morte di un genitore.
Tra le varie segnalazioni, emerge la storia di un detenuto di Napoli, condannato a 24 anni per reato di droga, a cui non è stata concessa la possibilità di visitare l’anziana madre di 82 anni, nonostante il suo stato di salute precario. Un altro caso riguarda un detenuto con una condanna a 17 anni e una madre invalida di 85 anni, a cui non è stato concesso alcun permesso di necessità a causa del reato ostativo.
Un detenuto ha raccontato di essere stato accompagnato sotto scorta solo in chiesa, e non al cimitero, per il funerale del proprio figlio. Un altro detenuto agli arresti domiciliari ha lamentato di non essere stato autorizzato ad assistere alle visite mediche della moglie in gravidanza. Infine, una signora di 80 anni ha denunciato la mancanza di un avvicinamento del figlio detenuto in Sardegna.
La richiesta di equità nella concessione dei permessi di necessità
Alla luce di queste testimonianze, l’associazione Sbarre di Zucchero ha inviato una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo un intervento per garantire un trattamento equo nella concessione dei permessi di necessità a tutti i detenuti, indipendentemente dal loro status pubblico o dalle circostanze specifiche della loro detenzione.
La richiesta di Sbarre di Zucchero è quella di assicurare che i diritti dei detenuti siano rispettati e tutelati, in modo da garantire un’effettiva equità nel sistema carcerario italiano. In particolare, l’associazione chiede di rivedere le procedure per la concessione dei permessi di necessità, affinché siano basate su criteri oggettivi e trasparenti, e non siano influenzate da fattori esterni o arbitrari.
In questo senso, la lettera inviata al ministro Nordio rappresenta un importante passo avanti nella lotta per i diritti dei detenuti in Italia, sottolineando la necessità di un intervento urgente per garantire un trattamento equo e giusto a tutti i detenuti, senza discriminazioni o disparità.