Ultimo aggiornamento il 6 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Contesto: La nota stilista Elisabetta Franchi, proprietaria del marchio omonimo, è stata recentemente condannata per discriminazione a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate in merito alla preferenza per l’assunzione di donne sopra i 40 anni. La società Betty Blue spa, di proprietà della Franchi, ha ricevuto una sanzione di 5 mila euro. In questo articolo, analizzeremo le dichiarazioni della stilista e le sue successive giustificazioni.
Le dichiarazioni controverse di Elisabetta Franchi
Elisabetta Franchi, nota stilista e imprenditrice italiana, è finita al centro di una bufera mediatica a causa di alcune dichiarazioni rilasciate in merito alla preferenza per l’assunzione di donne sopra i 40 anni. Secondo quanto dichiarato dalla Franchi, le donne di questa fascia d’età sarebbero “già sposate, hanno già avuto figlie o si sono già separate”. Queste dichiarazioni hanno portato alla condanna della stilista per discriminazione e alla sanzione di 5 mila euro inflitta alla sua società, la Betty Blue spa.
In seguito alle accuse di discriminazione, Elisabetta Franchi ha cercato di difendersi dalle pagine de Il Giornale, sostenendo di non riconoscersi in quelle parole e che la frase incriminata non la rappresenterebbe nel significato attribuitole. La stilista ha poi precisato di riferirsi esclusivamente alla classe dirigenziale e non agli operai o agli impiegati, affermando che i dirigenti raggiungono certi livelli solo a una certa età e che non è possibile uscire dall’università e diventare immediatamente dirigenti.
Le accuse di discriminazione e la composizione dell’azienda
Elisabetta Franchi ha cercato di giustificarsi anche in merito alle accuse di discriminazione nei confronti delle donne, sottolineando che il 78% dei suoi dipendenti sono donne e che tra i dirigenti, gli operai e gli impiegati le donne sono largamente maggioranza. La stilista ha inoltre affermato che il 51% delle donne impiegate nella sua azienda hanno meno di 40 anni e che le sue dichiarazioni erano una denuncia del cosiddetto “tetto di cristallo” che limita la carriera delle donne.
Secondo Elisabetta Franchi, le sue dichiarazioni erano volte a denunciare il fatto che le donne spesso devono scegliere tra la vita privata e la carriera, a causa di problemi come la mancanza di asili nido o i costi elevati per l’assistenza ai bambini. La stilista ha poi ribadito il suo sostegno alle donne, sottolineando di essere lei stessa una donna che si è costruita da sola e una madre che non vuole che sua figlia subisca alcuna discriminazione.
La precisazione di Elisabetta Franchi
Elisabetta Franchi ha precisato che le sue dichiarazioni, per le quali è finita sotto processo, erano volte a denunciare il ragionamento degli imprenditori e i problemi sul lavoro, non riferendosi specificatamente alla sua azienda. La stilista ha poi ribadito il suo impegno a sostegno delle donne, affermando di essersi sempre schierata a loro favore e di non aver mai discriminato nessuno nella sua azienda.
In conclusione, Elisabetta Franchi ha sottolineato la sua volontà di continuare a lottare contro le discriminazioni sul lavoro e di impegnarsi affinché le donne possano avere le stesse opportunità degli uomini. La stilista ha anche auspicato un cambiamento culturale nella società, affinché le donne non siano più costrette a scegliere tra la carriera e la vita privata e possano realizzarsi sia sul piano professionale che personale.