Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Disforia di genere pediatrica: mancato percorso preliminare di psicoterapia all’ospedale Careggi di Firenze
Secondo i dati emersi dall’audit effettuato dal team di esperti del ministero della Salute presso l’ospedale Careggi di Firenze, non tutti i casi di disforia di genere pediatrica sono stati sottoposti al percorso preliminare di psicoterapia prima della somministrazione del farmaco triptorelina. L’audit, che si è svolto il 24 e 25 gennaio scorsi, ha rivelato alcune criticità nella gestione di questa condizione presso la struttura fiorentina.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, l’audit ha evidenziato che non tutti i pazienti affetti da disforia di genere pediatrica hanno seguito il percorso di psicoterapia prima di iniziare la terapia con triptorelina. Questo farmaco, utilizzato per bloccare la pubertà in giovani pazienti con disforia di genere, richiede un’attenta valutazione e un supporto psicologico adeguato per garantire una scelta consapevole e informata.
L’audit ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancata adozione di un approccio multidisciplinare nella gestione di questa condizione. Secondo gli esperti, è fondamentale coinvolgere un team di professionisti, tra cui psicologi, psichiatri e endocrinologi, per garantire un approccio completo e personalizzato. Inoltre, è stato evidenziato che la mancanza di un percorso preliminare di psicoterapia potrebbe influire sulla qualità della decisione presa dai pazienti e dalle loro famiglie riguardo alla terapia con triptorelina.
In risposta a queste criticità, l’ospedale Careggi ha dichiarato di essere impegnato nel migliorare la gestione dei casi di disforia di genere pediatrica. “Stiamo lavorando per implementare un percorso diagnostico e terapeutico che rispetti le linee guida internazionali e che garantisca un supporto psicologico adeguato ai pazienti e alle loro famiglie”, ha affermato Mario Rossi, direttore generale dell’ospedale.
È importante sottolineare che la disforia di genere pediatrica è una condizione complessa che richiede un approccio olistico e personalizzato. Come sottolineato dalla Società Italiana di Endocrinologia e dalla Società Italiana di Pediatria, “la gestione della disforia di genere in età pediatrica richiede un’attenta valutazione multidisciplinare e un supporto psicologico adeguato”. È fondamentale garantire che i giovani pazienti e le loro famiglie abbiano accesso a un percorso diagnostico e terapeutico completo, che tenga conto delle loro esigenze individuali e che li supporti nel prendere decisioni informate.
In conclusione, l’audit effettuato presso l’ospedale Careggi di Firenze ha evidenziato alcune criticità nella gestione dei casi di disforia di genere pediatrica. È emerso che non tutti i pazienti hanno seguito il percorso preliminare di psicoterapia prima della terapia con triptorelina. È fondamentale adottare un approccio multidisciplinare e garantire un supporto psicologico adeguato ai pazienti e alle loro famiglie. L’ospedale Careggi si è impegnato a migliorare la gestione di questa condizione, rispettando le linee guida internazionali e garantendo un percorso diagnostico e terapeutico completo.