Dispersi a San Felice a Cancello: Baila, il cane pastore tedesco, costretto a fermarsi per un infortunio

Nelle ultime ore, le ricerche di Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino, madre e figlio dispersi dopo una frana a San Felice a Cancello, hanno subito un imprevisto significativo. Baila, il altamente addestrato cane pastore tedesco del nucleo cinofili di Bologna, è stato costretto a interrompere il suo lavoro a causa di un infortunio. Da quattro giorni, i soccorritori, tra carabinieri, vigili del fuoco e volontari, sono impegnati in un’ardua battaglia contro il tempo e le insidiose condizioni del terreno.

Il grave infortunio di Baila

Descrizione dell’incidente

Nella giornata di ieri, Baila ha riportato un infortunio che ne ha compromesso la capacità di continuare le operazioni di ricerca. Mentre cercava le tracce di Agnese Milanese, 74 anni, e Giuseppe Guadagnino, 42 anni, il cane si è tagliato gravemente tra il petto e la zampa posteriore. Le difficoltà nel terreno fangoso di San Felice a Cancello hanno aggravato la situazione, rendendo rischioso il passaggio per il suo intervento.

Il recupero delle persone disperse è complicato dalla presenza di macerie e calcinacci, eredità dell’improvvisa frana causata da un’ondata di maltempo. Le squadre di soccorso stanno affrontando non solo il rischio di smottamenti ulteriori, ma anche le avverse condizioni atmosferiche, che rendono le ricerche estremamente faticose. Le condizioni di Baila, fortunatamente, non destano preoccupazione e il cane è attualmente in fase di recupero in una clinica veterinaria.

L’importanza dei cani da ricerca

Cani come Baila rivestono un ruolo cruciale nelle operazioni di ricerca e soccorso. Addestrati per scovare tracce di sangue e resti, questi animali sono in grado di percorrere aree inaccessibili e difficili da esplorare per gli esseri umani. La loro incredibile sensibilità olfattiva e il loro addestramento specifico li rendono inestimabili per situazioni d’emergenza come quella attuale. Sarà necessario ora un rapido ripristino delle unità cinofile sul campo per garantire che le ricerche proseguano senza intoppi.

La situazione delle ricerche a San Felice a Cancello

Le condizioni del terreno e il recupero dei dispersi

Le ricerche di Agnese e Giuseppe, iniziati quattro giorni fa, hanno già visto il ritrovamento di uno sportello dell’Apecar, il veicolo utilizzato dalla madre e dal figlio poco prima della tragicità dell’incidente. Questo ritrovamento segna un importante passo per i soccorritori, poiché fornisce indicazioni sulle posizioni presunte dei dispersi.

Il terreno a San Felice a Cancello è ancora molto instabile, con il fango e i detriti che continuano a rendere complicate le operazioni di ricerca. Ogni movimento deve essere effettuato con la massima attenzione per evitare rischi per gli operatori e per garantire che non ci siano ulteriori cedimenti del terreno. Tuttavia, i vigili del fuoco e i volontari si mostrano determinati nel proseguire le ricerche, consapevoli dell’importanza di trovare Agnese e Giuseppe il prima possibile.

Collaborazione tra le unità di soccorso

Una coordinata opera congiunta è in atto: le forze dell’ordine, insieme ai vigili del fuoco e ai volontari, si stanno alternando nelle varie fasi della ricerca. La sinergia di diverse unità, ciascuna con competenze specifiche, è fondamentale per affrontare un’operazione tanto complessa. Oltre alle ricerche sul campo, è in fase di definizione l’arrivo di un’altra unità cinofila per supportare gli sforzi, affinché la speranza di ritrovare i dispersi non venga mai meno.

La determinazione e la professionalità dei soccorritori rimangono alte nonostante le difficoltà. Il messaggio di speranza è forte e chiaro: la comunità è unita nel cercare di riportare a casa Agnese e Giuseppe, e ogni sforzo è finalizzato a garantire che non venga trascurato alcun angolo del territorio in cerca di risposte.