Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Violentata tredicenne nei giardini comunali di Catania: sei fermati e uno irreperibile
Una terribile vicenda di violenza sessuale ha scosso i giardini comunali della Villa Bellini a Catania. Una tredicenne è stata vittima di un brutale stupro da parte di sette persone. Secondo le informazioni fornite dalle Procure distrettuale e dei minorenni, sei sospettati sono stati fermati dai Carabinieri, mentre un settimo è ancora irreperibile. Tutti i sospettati sarebbero cittadini egiziani, di cui tre minorenni, compreso l’individuo ancora in fuga.
La ragazzina è stata violentata da due degli indagati, mentre gli altri cinque assistevano alla scena. La vittima si trovava in compagnia del suo fidanzato, che è stato minacciato, immobilizzato e tenuto lontano. Gli abusi sessuali sono avvenuti all’interno dei bagni pubblici della Villa Bellini, un luogo frequentato da molte persone.
Fermati sei sospettati, uno ancora in fuga
Le autorità competenti hanno agito prontamente per far luce su questa terribile vicenda. Le Procure distrettuale e dei minorenni hanno disposto il fermo di sei sospettati, tutti cittadini egiziani. I Carabinieri hanno eseguito le misure cautelari, ma un settimo individuo risulta ancora irreperibile. Si tratta di una persona che, al momento, è riuscita a sfuggire alla cattura.
La comunità sconvolta e in attesa di giustizia
La notizia di questa violenza ha sconvolto la comunità di Catania e ha suscitato indignazione e rabbia. È fondamentale che la giustizia venga fatta e che i responsabili siano puniti per i loro atti orribili. Come dichiarato dalla Procura dei minorenni, “è un episodio gravissimo che richiede la massima attenzione e il pieno impegno delle autorità competenti”. La vittima e il suo fidanzato, così come le loro famiglie, hanno bisogno di sostegno e di tutela in questo momento difficile.
La violenza sessuale è un crimine intollerabile che lascia cicatrici profonde nella vita delle vittime. È fondamentale che la società si unisca per combattere questa forma di violenza e per garantire che le vittime ricevano il sostegno e la giustizia di cui hanno bisogno.
