Ultimo aggiornamento il 18 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Un tragico episodio si è recentemente verificato a San Candido, un comune in Alto Adige, dove un duplice omicidio ha portato a un drammatico susseguirsi di eventi, con il successivo suicidio del presunto colpevole. Ewald Kühbacher, 48 anni, ex guardia di sicurezza, ha ucciso il proprio padre, un novantenne ammalato, e una vicina di casa, scatenando così l’intervento delle forze dell’ordine. Gli eventi, avvenuti in una tranquilla serata di agosto, hanno segnato profondamente l’intera comunità, ora in lutto per la perdita di due suoi membri.
Il drammatico svolgimento dei fatti
Il colpo fatale in casa
La vicenda ha avuto inizio all’incirca alle 23 di sabato 17 agosto, quando Ewald Kühbacher ha assunto una condotta violenta nel suo appartamento. Il primo a perdere la vita è stato Hermann Kühbacher, il padre novantenne, costretto a letto a causa di problemi di salute. Le circostanze che hanno portato a quest’azione rivelano una situazione familiare complessa e difficile, accentuata dalle patologie del genitore.
L’intervento della vicina
In seguito ai rumori provenienti dall’appartamento dei Kühbacher, Waltraud Jud, 50 anni, vicina e segretaria della banda musicale locale, si è recata sul posto per verificare quanto stesse accadendo. Purtroppo, una volta arrivata sul pianerottolo, ha incontrato il suo tragico destino, uccisa da Kühbacher che la colpì mentre tentava di capire la situazione. L’uccisione di Waltraud, una figura benvoluta nella comunità e dipendente della Fti di San Candido, ha lasciato un vuoto profondo tra i residenti.
La reazione delle forze dell’ordine
Dopo che una terza vicina ha segnalato il problema, ipotizzando un odore di gas e riferendo forti esplosioni, i vigili del fuoco sono intervenuti. Tuttavia, questo non ha impedito a Kühbacher di reagire in modo aggressivo, sparando colpi d’arma da fuoco verso i soccorritori. Le forze di polizia, insieme ai carabinieri e ai volontari, hanno rapidamente isolato l’area intorno all’abitazione, creando un cordone di sicurezza e chiudendo le strade circostanti. I residenti sono stati avvertiti tramite un annuncio della Protezione Civile di restare all’interno delle proprie abitazioni per evitare ulteriori pericoli.
La drammatica conclusione
L’irruzione del GIS e il suicidio del sospettato
Le tensioni sono continuate fino al mattino successivo, quando le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire con la massima cautela. Il Gruppo di intervento speciale dei carabinieri ha tentato di entrare nell’appartamento di Kühbacher, utilizzando cariche esplosive sulla porta d’ingresso. Nonostante il pericolo, le forze speciali non hanno risposto al fuoco quando l’uomo ha sparato verso di loro. Sentendosi braccato e in una situazione disperata, Ewald Kühbacher ha rivolto l’arma contro se stesso, infliggendosi un colpo fatale alla gola. Trasportato con urgenza all’ospedale, è deceduto più tardi quella stessa sera, aggravando così l’entità della tragedia.
L’impatto sulla comunità di San Candido
Le operazioni di soccorso e le misure di sicurezza si sono concluse attorno alle 11 di domenica. Nel frattempo, il sindaco Klaus Rainer ha espresso il profondo dolore e la costernazione dell’intera comunità di San Candido per quanto avvenuto. Egli ha descritto l’accaduto come un “capitolo nero” di una storia che lascerà un segno indelebile tra i residenti. La sensibilità della popolazione è amplificata dalla presenza di gruppi di soccorso che, inizialmente chiamati per una fuga di gas, si sono trovati coinvolti in una drammatica situazione di crisi, riuscendo tuttavia ad evitare ulteriori perdite umane.
Le indagini, ora coordinate dalla pm Federica Iovene della Procura di Bolzano, si concentreranno proprio sulla dinamica dei fatti, in particolare sull’arma utilizzata per il duplice omicidio. Ci si aspetta infine che i risultati dell’esame balistico possano fornire ulteriori dettagli sul caso, svelando le motivazioni dietro a un atto di violenza così sconvolgente che ha colpito la piccola comunità di San Candido.