Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Giordana Bellante
È con grande dispiacere che si comunica la scomparsa del giornalista Antonio Sassone, avvenuta a Roma all’età di 90 anni. Sassone ha dedicato la sua vita alla professione giornalistica, con un focus particolare sul settore medico e scientifico. La sua carriera e il suo impegno professionale hanno influenzato non solo il panorama informativo italiano ma anche il dibattito culturale e sociale del Paese. I funerali si svolgeranno domani alle 16 presso la Chiesa degli Artisti, officiati da don Walter Insero.
La vita e il percorso professionale di Antonio Sassone
Origini e formazione
Antonio Sassone nasce il 4 ottobre 1933 a Lungro, un piccolo comune calabro-albanese in provincia di Cosenza. Proveniente da un contesto affiatato e ricco di tradizioni, Sassone cresce nutrendo un profondo interesse per la cultura e l’informazione. Dopo aver completato gli studi, intraprende la sua carriera nel mondo del giornalismo, dove si distingue fin dall’inizio per la sua dedizione e professionalità.
Gli inizi nel giornalismo medico-scientifico
Il suo debutto nel giornalismo avviene principalmente nell’ambito medico-scientifico, dove lavora come inviato per l’Agenzia Giornalistica Italia . Questa esperienza gli consente di muoversi con competenza nell’analisi dei temi sanitari e delle scoperte scientifiche, ponendo l’accento sull’importanza della correttezza e dell’affidabilità delle informazioni. La sua carriera decolla e in breve tempo diventa un punto di riferimento nel settore, contribuendo a far crescere l’interesse del pubblico verso questioni di salute e benessere.
Ruoli di responsabilità e relazioni istituzionali
Prima di intraprendere la sua carriera giornalistica, Sassone ricopre un’importante posizione come capo dell’ufficio stampa del Ministero della Salute durante il mandato del Ministro Ripamonti. In questo ruolo, è in contatto diretto con le istituzioni sanitarie e i vertici politici, contribuendo a veicolare informazioni cruciali sulle politiche sanitarie italiane. Successivamente, lavora a stretto contatto con i principali sindacati medici, tra cui Aaao, Aaroi e il Sindacato Veterinari di Medicina Pubblica. La sua esperienza in questi ambiti contribuisce a fortificare la sua reputazione come professionista serio e competente.
Un’eredità di sentimenti e parole
La perdita della moglie e la responsabilità familiare
Nel 1994, Sassone affronta una delle sfide più dure della sua vita: la perdita della moglie, Liana Loffredi, a soli 52 anni. Questo evento lo costringe ad assumere un nuovo ruolo all’interno della sua famiglia, prendendosi cura dei quattro figli, tra cui Gabriella, che decide di seguire le orme del padre nel mondo del giornalismo. La sua resilienza e dedizione come padre e professionista sono esemplari, e la sua vita familiare diventa un tema ricorrente nei suoi scritti.
Un autore poliedrico
Oltre alla sua carriera nel giornalismo, Antonio Sassone si cimenta come scrittore e poeta. Tra le sue opere più significative si trova “Millennio Alfa Omega“, una raccolta di poesie che riflettono non solo sulla sfera personale ma anche su eventi di rilevanza sociale e politica. Questa produzione letteraria testimonia la sua sensibilità e l’attenzione agli sviluppi della società contemporanea. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate, tra cui Il Giorno e Affaritaliani, e ha ricoperto il ruolo di vaticanista per il settimanale cattolico “Il nostro Tempo”, riportando eventi e tematiche legate alla Chiesa e alla fede.
In sintesi, Antonio Sassone ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama giornalistico italiano. La sua competenza e la sua passione per la scrittura continueranno a ispirare colleghe e giovani giornalisti, contribuendo a mantenere vivo il suo prezioso lascito.