Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo alla situazione legislativa in Italia e nell’Unione Europea, sottolineando l’urgenza di una riforma delle leggi elettorali. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate il 18 febbraio 2025 a Roma, in risposta al Rapporto Urgente della Commissione di Venezia, che ha sollevato questioni sulla validità delle elezioni in caso di incostituzionalità delle leggi vigenti.
La questione della validità elettorale
Baldassarre ha chiarito che le elezioni possono essere annullate solo in specifiche circostanze, come l’incostituzionalità delle leggi elettorali, che violano il principio democratico sancito dall’articolo 1 della Costituzione italiana. Ha evidenziato che la Costituzione fornisce già strumenti adeguati per tutelare il processo elettorale, e che le normative internazionali devono essere integrate nel contesto giuridico italiano senza stravolgere le procedure già esistenti. Secondo Baldassarre, non esistono direttive internazionali che possano definire cosa sia democratico per l’Italia.
In merito alle sfide attuali, come l’influenza dei social media e gli attacchi informatici durante le campagne elettorali, Baldassarre ha affermato che la Corte Costituzionale deve valutare se tali interventi abbiano realmente alterato l’esito del voto. Se un attacco informatico ha spostato un numero limitato di voti, la Corte potrebbe condannare l’azione, ma non necessariamente annullare le elezioni. La necessità di prove concrete è fondamentale per affrontare eventuali ingerenze straniere, che altrimenti rimarrebbero nel campo delle speculazioni.
La necessità di normative chiare
Durante la sua audizione presso la Commissione di Montecitorio, Baldassarre ha sottolineato che sia l’Unione Europea che l’Italia sono in ritardo nella creazione di normative specifiche riguardanti l’intelligenza artificiale e i social media. Ha esortato a una rapida legislazione per evitare che la mancanza di regole chiare possa compromettere la democrazia. Nel frattempo, la Corte Costituzionale deve esercitare cautela, poiché l’assenza di leggi non può giustificare l’inerzia. Baldassarre ha avvertito che una discrezionalità eccessiva da parte dei giudici potrebbe portare a decisioni politiche, aumentando la disaffezione verso il voto.
Il rischio di politicizzazione delle corti è un tema delicato. Baldassarre ha ribadito che, nonostante le lacune normative, le corti devono attenersi ai principi di prudenza e ragionevolezza. La Corte Costituzionale applica la Costituzione italiana, mentre le corti internazionali e europee si basano sui trattati. Anche se le norme esistono, è compito dei legislatori definire i dettagli necessari per la loro applicazione.