Emergente crisi idrica nel municipio VII: residenti protestano per interruzioni frequenti dell’acqua

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Emergente crisi idrica nel municipio VII: residenti protestano per interruzioni frequenti dell'acqua - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Il municipio VII di Roma è attualmente teatro di una crescente crisi idrica, creando disagi perduranti ai residenti. Interruzioni dell’acqua si verificano con una frequenza preoccupante, anche durante le ondate di calore estive e in orari imprevisti. Per far sentire la loro voce e chiedere un intervento decisivo, cittadini esasperati hanno organizzato un evento di protesta per oggi, giovedì 5 settembre, con l’intenzione di attirare l’attenzione delle autorità locali e dell’azienda Acea.

Una protesta per l’acqua

La testimonianza dei residenti

Annamaria, residente nel palazzo al civico 54 di viale Furio Camillo, racconta l’angoscia vissuta da lei e dai suoi vicini: “Sabato 31 agosto, siamo stati lasciati senza acqua all’improvviso, dalle 15 fino alle 7 di mattina della domenica. Questa situazione ci sta straziando.” Il racconto di Annamaria mette in luce l’urgente necessità di affrontare la crisi idrica che ha colpito il quartiere. Un episodio preoccupante ha visto, lo scorso luglio, un anziano arrivare a minacciare il suicidio a causa dell’esasperazione per le continue interruzioni. Questo gesto estremo ha evidenziato quanto possa essere grave e traumatica la situazione per i residenti della zona.

Alla manifestazione di oggi, programmata per le 19 in via Nocera Umbra, i cittadini si presenteranno “armati” di pentole e coperchi, pronti a creare un frastuono per far sentire la loro frustrazione. L’obiettivo è chiaro: richiamare l’attenzione delle istituzioni e della compagnia Acea, affinché si adoperino a trovare una soluzione duratura al problema dell’approvvigionamento idrico.

Un’esigenza collettiva

I residenti non stanno semplicemente protestando per un disguido sporadico, ma per una questione che persiste nel tempo e colpisce un numero sempre maggiore di famiglie. Le segnalazioni – oltre sessanta – sono aumentate in particolare dalla scorsa primavera, coinvolgendo non solo viale Furio Camillo ma anche via Gino Capponi, piazza Ragusa e via Appia Nuova. Una situazione che ha trasformato il disagio privato in una problematica collettiva.

Le risposte di Acea

Le spiegazioni fornite dall’azienda

Il presidente del municipio VII, Francesco Laddaga, ha preso atto della situazione portata all’attenzione dalla comunità e ha sollecitato Acea a fornire chiarimenti. La risposta dell’azienda ha suscitato scontento tra i residenti: Acea ha affermato di aver effettuato tutte le verifiche necessarie sulla rete idrica, senza riscontrare anomalie. Di conseguenza, l’azienda ha attribuito i problemi agli impianti idrici interni dei palazzi, ritenendoli obsoleti e non più adeguati, ma sostenendo che non fosse di sua competenza intervenire in questi casi.

Tale spiegazione ha infiammato ulteriormente gli animi dei residenti, che rilevano come i loro impianti abbiano funzionato correttamente per 60 anni, prima che si verificassero queste interruzioni. Un sentimento di abbandono e di impotenza si fa largo tra coloro che, attraverso la mobilitazione, desiderano far sentire la propria voce e cercare un interlocutore in grado di affrontare la situazione.

L’eco delle lamentele

Le parole dei cittadini sono chiare: “Nessuno ha saputo risolvere il problema e l’unica indicazione che ci è arrivata è che la colpa è degli impianti dei palazzi.” Questa testimonianza mette in risalto il malcontento diffuso tra i residenti, i quali non chiedono altro che un intervento concreto e sostenibile per ripristinare un servizio essenziale come quello dell’acqua potabile.

L’attuale situazione nel municipio VII di Roma non è solo una questione di infrastrutture; è un problema sociale che definisce la vita quotidiana dei suoi residenti. Con la protesta, la comunità spera di stimolare un’azione da parte delle autorità competenti per garantire un futuro migliore per tutti.

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