Emergenza di salute pubblica internazionale per l’mpox: la situazione attuale e cosa sapere

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Emergenza di salute pubblica internazionale per l'mpox: la situazione attuale e cosa sapere - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 17 Agosto 2024 by Redazione

Negli ultimi anni, l’attenzione globale è stata rivolta all’emergente virus del vaiolo delle scimmie, conosciuto oggi come mpox, che ha fatto registrare un significativo aumento dei casi soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo . Il 14 agosto 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha nuovamente dichiarato un’emergenza di salute pubblica internazionale per questo virus, sollecitando una risposta coordinata in seguito all’intensificarsi dell’epidemia in vari Paesi africani. Gli esperti del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità offrono un quadro dettagliato dei rischi, dei sintomi e delle misure preventive associate al virus.

cos’è l’mpox e la sua storia

La malattia e la sua origine

Il virus dell’mpox, un orthopoxvirus della famiglia Poxviridae, è responsabile di una malattia virale che presenta diverse sfide per la salute pubblica. Esistono due principali cladi del virus, il clade I e il clade II, entrambi suddivisi in ulteriori sub-cladi. La storia di questo virus è intricata, iniziando nel 1958 con la sua scoperta in un laboratorio danese su scimmie, da cui il nome di vaiolo delle scimmie. La prima identificazione di casi umani risale al 1970 nella RDC, consolidando la presenza del virus in vari Paesi africani.

Diffusione e contesto attuale

Dall’epoca della sua scoperta, l’mpox ha mostrato un incremento dei casi, trasmissibile principalmente tramite il contatto con animali infetti. Tuttavia, il panorama epidemiologico ha mutato direzione nel 2022, quando si è verificata una diffusione accelerata del clade IIb a livello mondiale, con una trasmissione interumana prevalente, soprattutto attraverso il contatto sessuale. Questa evoluzione ha comportato una dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, che è terminata nel maggio 2023. Ma le problematiche non si sono fermate, poiché alla fine del 2023 la RDC ha visto l’emergere di nuove ondate epidemiche di mpox, accompagnate da dati allarmanti riguardanti la diffusione di un nuovo ceppo del clade I.

segni e sintomi dell’mpox

Incubazione e sintomi iniziali

L’associazione principale dell’mpox comprende un periodo di incubazione che può variare da 5 a 21 giorni, con una media attesa di circa 6-13 giorni. Durante questa fase, è possibile riscontrare sintomi prodromici come febbre, cefalea intensa, ingrossamento dei linfonodi, mal di schiena, dolori muscolari e una marcata sensazione di affaticamento. La linfoadenopatia è un segno distintivo di questa malattia rispetto ad altre patologie simili.

Eruzione cutanea e complicazioni

Uno dei tratti caratteristici dell’mpox è l’eruzione cutanea, che inizialmente si manifesta sul viso e poi si diffonde ad altre aree del corpo, comprese le estremità e le mucose. Questa eruzione evolve in varie fasi, passando da macule a pustole, spesso portando a lesioni mouccose, oculari e genitali. Il numero delle lesioni può variare significativamente, da poche a diverse migliaia. Sebbene sia generalmente autolimitante, la gravità della malattia può aumentare in determinate popolazioni, tra cui bambini, donne in gravidanza e individui immunocompromessi.

modalità di trasmissione e misure preventive

Trasmissione del virus e fattori di rischio

L’attuale epidemia di mpox presenta una trasmissione sia zoonotica che uomo-uomo, con particolare risalto alla trasmissione attraverso contatti sessuali. È stato osservato che la maggior parte dei casi e decessi nella RDC ha colpito bambini sotto i 15 anni, suggerendo il coinvolgimento di vie di trasmissione non sessuali. A differenza delle precedenti epidemie, le mutate modalità di diffusione del virus hanno reso la situazione più complessa e preoccupante.

Raccomandazioni per la prevenzione

L’Ecdc ha reso pubbliche una serie di raccomandazioni per prevenire il contagio da mpox. Tra queste, si sottolinea l’importanza dell’uso del preservativo durante i rapporti sessuali, evitando il contatto con individui infetti e non condividendo oggetti personali come posate o asciugamani. La promozione della corretta igiene, come il lavaggio delle mani, è fondamentale, insieme ad eventuali consulti medici prima di viaggi in aree a rischio.

Vaccinazione e strategie di risposta

Situazione attuale del vaccino

Il vaccino contro l’mpox, un preparato attenuato e non replicativo, è in grado di offrire una certa protezione essendo basato su similarità con il virus del vaiolo umano. Tuttavia, non essendoci attualmente un raccomandazione per la vaccinazione della popolazione generale, la somministrazione è riservata a specifiche categorie a rischio. Questo è un cambiamento significativo rispetto alle politiche del passato, che impone una maggiore attenzione alla profilassi.

Vigilanza e monitoraggio

In risposta all’aumento dei casi, le autorità italiane, in sinergia con l’Ecdc e l’Iss, hanno intensificato le misure di sorveglianza. L’analisi costante della situazione epidemiologica e la pronta comunicazione delle informazioni sono vitali per affrontare un’epidemia di questa natura.

L’attuale scenario pandemico pone un’ulteriore enfasi sulla necessità di sensibilizzazione e formazione, in quanto la salute pubblica è strettamente legata a comportamenti individuali e collettivi. La risposta all’mpox richiede un impegno coordinato su scala internazionale e una continua evoluzione delle pratiche di sanità pubblica per garantire la protezione della popolazione.

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