Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
La grave crisi idrica che sta interessando la Sicilia ha spinto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a firmare un’ordinanza che impone nuove restrizioni sull’uso dell’acqua potabile per i residenti nel territorio comunale. Le nuove misure, che saranno in vigore fino al 31 dicembre o fino a comunicazione di cessata emergenza, mirano a ridurre gli sprechi e a garantire l’approvvigionamento idrico per gli usi essenziali.
Divieto di utilizzo dell’acqua potabile per innaffiare piante e lavare veicoli privati
Il provvedimento vieta alla popolazione residente sul territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile per innaffiare le piante di balconi e giardini dalle ore 5 alle ore 23 e di lavare i veicoli privati, con l’eccezione degli autolavaggi. vigili urbani saranno incaricati di far rispettare l’ordinanza e per chi viola i divieti è prevista una sanzione da 25 a 500 euro.
Vietato lavare cortili e piazzali e alimentare fontane ornamentali
Le restrizioni riguardano anche l’utilizzo dell’acqua potabile per lavare cortili e piazzali e per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine, qualora non dotate di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua. Anche in questo caso, le sanzioni per chi non rispetta i divieti vanno da 25 a 500 euro.
Esenzioni per gli usi imprenditoriali
Dal provvedimento sono esclusi gli usi dell’acqua potabile per attività imprenditoriali per cui necessiti l’uso dell’acqua potabile, nei limiti di quanto autorizzato. Questo significa che le imprese che hanno bisogno di utilizzare l’acqua potabile per svolgere la loro attività possono continuare a farlo, purché rispettino i limiti stabiliti dalle autorizzazioni rilasciate.
‘ordinanza del sindaco di Palermo è un segnale importante della gravità della crisi idrica in Sicilia e della necessità di adottare misure straordinarie per far fronte all’emergenza. residenti nel territorio comunale dovranno quindi fare la loro parte per ridurre gli sprechi e utilizzare l’acqua potabile in modo responsabile, rispettando le restrizioni stabilite dall’ordinanza. Solo così sarà possibile garantire l’approvvigionamento idrico per gli usi essenziali e superare questa difficile situazione.