Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Redazione
La Puglia è attualmente in una grave crisi idrica, con l’inizio della campagna di irrigazione che coincide con un preoccupante prosciugamento delle risorse idriche nei bacini della regione. Coldiretti Puglia mette in evidenza la situazione critica, sottolineando la necessità di interventi urgenti per fronteggiare i rischi di perdite nelle colture e per tutelare il settore agricolo, già alle prese con il problema della siccità.
Lo stato attuale delle risorse idriche
Le riserve disponibili
Negli ultimi sette giorni sono stati rilasciati ulteriori 14 milioni di metri cubi d’acqua dagli invasi foggiani. Nonostante ciò, le riserve complessive sono drasticamente diminuite, con soli 80,66 milioni di metri cubi disponibili. La diga di Occhito, uno dei principali bacini idrici della Puglia, è prossima all’esaurimento, con l’acqua realmente utilizzabile che potrebbe finire entro poche settimane. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio sulle risorse idriche di Anbi, i livelli degli invasi sono allarmanti: Occhito registra 68,25 milioni di metri cubi, Capaccio 2,46 milioni, Osento 1,2 milioni e Capacciotti 8,75 milioni. Questo scenario rispecchia una crisi idrica che richiede interventi immediati da parte delle istituzioni.
Impatti ambientali e agricoli
La grave scarsità d’acqua ha un impatto diretto sulle attività agricole, in particolare sulla campagna del pomodoro, che è stata avviata proprio in questi giorni. Coldiretti Puglia avverte che per garantire un raccolto soddisfacente è essenziale avere a disposizione una quantità adeguata di acqua. La mancanza di risorse idriche non riguarda solo i pomodori, ma mette in difficoltà anche i trapianti delle colture autunnali, come ortaggi e verdure, che necessitano di irrigazione per crescere e raggiungere la maturazione invernale. La situazione è critica da diversi mesi, in particolare nel territorio del Salento, dove le risorse idriche sono state già compromesse.
La richiesta di aiuti e dichiarazione di emergenza
L’appello di Coldiretti Puglia
Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla situazione critica, chiedendo ufficialmente lo stato di emergenza e la dichiarazione di calamità naturale. I dati indicano che i quantitativi d’acqua disponibili sono più che dimezzati rispetto allo scorso anno, un fatto che mette a rischio la sicurezza delle colture pugliesi. Cavallo sottolinea che il problema non si limita all’emergenza attuale: le strategie a lungo termine devono affrontare anche la questione delle reti idriche inefficaci, che comportano perdite significative. Si stima che con attuali infrastrutture, un litro d’acqua su due venga sprecato a causa di tubature obsolete e inadeguate.
L’importanza di interventi tempestivi
La situazione richiede quindi non soltanto misure immediate di emergenza, ma anche una pianificazione strategica per il futuro. La capacità di garantire risorse idriche per l’agricoltura è fondamentale per la sicurezza alimentare e per la sostenibilità economica della regione. È essenziale che le autorità locali e nazionali si mobilitino per risolvere questa crisi e adottino politiche efficaci che tutelino l’agricoltura pugliese e la vita delle comunità dipendenti dalle attività agricole.