Emergenza idrica in Sicilia: acque di Sciaguana e Ragoleto destinate all’irrigazione e zootecnia

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Emergenza idrica in Sicilia: acque di Sciaguana e Ragoleto destinate all'irrigazione e zootecnia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2024 by Redazione

Per fronteggiare l’attuale emergenza idrica che sta interessando la Sicilia, il commissario per l’Emergenza idrica in agricoltura e zootecnia Dario Cartabellotta ha emesso due ordinanze cruciali. Queste disposizioni stabiliscono che le acque degli invasi Sciaguana e Ragoleto saranno utilizzate per l’irrigazione di soccorso e per soddisfare le esigenze di allevamento. Scopriamo nel dettaglio le modalità di attuazione e l’importanza di questa decisione per gli agricoltori e gli allevatori dell’isola.

Utilizzo delle acque dell’invaso Sciaguana

Irrigazione di soccorso

L’invaso Sciaguana, situato nell’Ennese, è stato dichiarato una risorsa vitale per irrigare le terre della Sicilia orientale. Le ordinanze del commissario stabiliscono che le sue acque siano destinate principalmente all’irrigazione di soccorso delle aree gestite dal Consorzio di Bonifica 6 della Sicilia Orientale. Questo è di fondamentale importanza per i terreni agricoli, specialmente per quelli non associati al consorzio, che durante questa crisi idrica rischiano di subire danni irreversibili.

Supporto per zootecnia

In aggiunta all’uso per l’irrigazione, le acque del bacino Sciaguana possono essere utilizzate anche in ambito zootecnico. Questo è cruciale non solo per la salute e il benessere degli animali, ma anche per garantire che gli alti standard di produzione siano mantenuti dagli allevatori che dipendono da queste risorse. La combinazione di irrigazione e supporto zootecnico rappresenta quindi una misura globale per affrontare le difficoltà derivanti dalla scarsità d’acqua.

Utilizzo delle acque dell’invaso Ragoleto

Irrigazione di soccorso per i consorzi

Passando all’invaso Ragoleto, nei pressi di Gela, la distribuzione delle acque è programmata per l’irrigazione di soccorso nelle aree servite dal Consorzio di Bonifica 8 della Sicilia Orientale. Gli agricoltori di questa zona potranno beneficiare di un’allocazione che raggiunge fino a 9000 metri cubi di acqua al giorno. Questa misura è decisiva per le coltivazioni, che richiedono un apporto idrico costante per crescere e prosperare, soprattutto in periodi di siccità.

Monitoraggio e gestione sostenibile

Oltre a garantire l’irrigazione, gli enti responsabili – tra cui i Consorzi di Bonifica, Siciliacque e la Bioraffineria di Gela – sono incaricati di monitorare lo stato dell’ittiofauna nelle aree interessate. Questa attività di sorveglianza è fondamentale per prevenire possibili crisi ecologiche che potrebbero derivare da un uso intensivo delle risorse idriche. È essenziale mantenere un equilibrio tra l’impiego dell’acqua per l’agricoltura e gli allevamenti e la salvaguardia dell’ecosistema locale.

Misure temporanee e possibili proroghe

Validità delle ordinanze

Le ordinanze emesse da Cartabellotta sono valide fino alla fine di agosto, ma c’è la possibilità che possano essere estese a settembre, a condizione di una valutazione attenta della disponibilità delle risorse idriche. La situazione dei bacini idrici sarà monitorata costantemente per assicurare che gli agricoltori e gli allevatori possano contare su queste risorse vitali. Anche se le misure sono temporanee, il loro impatto sulla sostenibilità delle attività agricole e zootecniche in Sicilia potrebbe rivelarsi duraturo.

Collaborazione e supporto logistico

Infine, l’efficacia delle ordinanze dipenderà anche dalla collaborazione tra i vari enti coinvolti. Le istituzioni, i consorzi e i professionisti del settore sono chiamati a lavorare insieme per garantire che le acque destinate all’irrigazione e all’allevamento siano utilizzate in modo responsabile e sostenibile. Questo approccio collaborativo rappresenta una strategia fondamentale per affrontare la crisi idrica in corso e salvaguardare l’agricoltura siciliana.

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